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Benedetta Pilato a un centesimo dalla gloria

Campionessa di nuoto sui 100 metri rana, ha perso la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Parigi per un soffio e una collega l'ha attaccata

Benedetta Pilato, la giovane nuotatrice tarantina, è arrivata quarta nella finale dei 100 metri rana alle Olimpiadi di Parigi 2024, il 29 luglio, mancando il podio per un solo centesimo di secondo. La sua performance ha attirato l’attenzione non solo per la competizione serrata, ma anche per la reazione composta e positiva dell’atleta nonostante la delusione del mancato podio.

Benedetta, La Gara e il Risultato

Benedetta Pilato ha nuotato in modo eccellente. Ha dimostrato determinazione e talento. Tuttavia, il destino le ha riservato una beffa amara: ha concluso la gara in 1:05.12, solo un centesimo di secondo dietro la medaglia di bronzo. La nuotatrice italiana ha mostrato grande sportività, accettando il risultato con un sorriso e dichiarando che, nonostante tutto, era il giorno più bello della sua vita.

Benedetta Pilato Rai nuoto
Foto Ansa/Rai

Le Reazioni dei Tifosi

Le reazioni alla prestazione di Benedetta Pilato sono state miste. Mentre molti hanno lodato il suo spirito sportivo, altri, come la ex schermitrice Elisa Di Francisca, hanno sollevato polemiche con commenti critici. Di Francisca ha descritto le dichiarazioni post-gara di Pilato come “surreali“, mettendo in discussione la sincerità delle sue emozioni:Ci è o ci fa?. Questo ha generato un acceso dibattito sui social media, con molti che hanno difeso Pilato, vedendola come un esempio di come affrontare la sconfitta con dignità e compostezza.

Un Percorso di Successo

Nonostante la mancata medaglia, il percorso di Benedetta Pilato rimane straordinario. A soli 19 anni, ha già raggiunto risultati che molti atleti possono solo sognare. È salita alla ribalta internazionale a 14 anni, stabilendo record e conquistando medaglie in competizioni europee e mondiali. La sua partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020, sebbene segnata da una squalifica nelle batterie dei 100 rana, le ha fornito esperienza e determinazione per tornare più forte a Parigi.

La strada verso Parigi 2024 è stata costellata di sacrifici e duro lavoro. Pilato ha dovuto affrontare non solo la pressione delle competizioni internazionali, ma anche problemi di salute come l’ovaio micropolicistico. Tuttavia, con dedizione e il supporto del suo team, ha saputo superare queste sfide, mantenendo alta la concentrazione sugli allenamenti e migliorando costantemente le sue performance.

Benedetta Piato gara nuoto Olimpiadi
Foto Ansa/Ettore Ferrari

Una Lezione di Vita

La reazione di Benedetta alla mancata medaglia è stata per molti un esempio di sportività e resilienza. In un’intervista dopo la gara, l’azzurra ha dichiarato: “Peccato, ma queste sono lacrime di gioia. A Tokyo non ero nemmeno in finale, quindi per me questo quarto posto vale oro“. Questo atteggiamento ha ispirato molti giovani atleti, dimostrando che lo sport non è solo vincere medaglie, ma anche crescere come persone e imparare dalle sconfitte.

Benedetta Guarda al Futuro

Il futuro di Benedetta Pilato nel nuoto appare luminoso. Con l’età dalla sua parte e una determinazione incrollabile, è probabile che continuerà a essere una protagonista nelle competizioni internazionali. Gli esperti sono fiduciosi che la giovane nuotatrice tarantina possa raggiungere nuovi traguardi e magari ottenere quella medaglia olimpica che le è sfuggita per un soffio a Parigi. In conclusione, Pilato ha dimostrato di essere non solo una grande atleta, ma anche una persona di grande carattere. La sua esperienza alle Olimpiadi di Parigi 2024 rimarrà una tappa importante nella sua carriera, un esempio di come affrontare le sfide con coraggio e positività.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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