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Elisa Di Francisca contro Benedetta Pilato: una polemica che divide

La ex schermitrice ha criticato aspramente la nuotatrice che ha perso il bronzo alle Olimpiadi per un solo centesimo

Alle Olimpiadi la giovane nuotatrice Benedetta Pilato ha ottenuto un quarto posto nella sua disciplina (i 100 metri rana) e si è scatenata contro di lei Elisa Di Francisca. Nonostante abbia mancato il podio per un solo centesimo di secondo, Pilato ha espresso pubblicamente la sua gioia per il risultato ottenuto. La sua reazione, tuttavia, ha suscitato una critica tagliente da parte di Di Francisca, che durante un’intervista televisiva ha commentato: “Ci fa o ci è? Come fa a essere contenta?”

Le Parole di Elisa Di Francisca

Le dichiarazioni di Di Francisca hanno subito sollevato un’ondata di reazioni negative. La schermitrice, che ha vinto numerose medaglie olimpiche, ha criticato la felicità di Pilato per il quarto posto, definendo la sua reazione “surreale“. “Rabbrividisco” ha detto Di Francisca, “Non so se ci fa o ci è. Cos’è venuta a fare?“. Le parole della campionessa di scherma hanno innescato una discussione sulla correttezza e la sensibilità dei suoi commenti, con molti che hanno sottolineato l’importanza di supportare i giovani atleti piuttosto che criticarli aspramente.

Di Francisca Pilato polemica
Da sinistra: Benedetta Pilato ed Elisa Di Francisca. Foto Ansa

La Difesa di Federica Pellegrini

In difesa di Pilato, contro Di Francisca, è intervenuta un’altra leggenda del nuoto italiano, Federica Pellegrini. Pellegrini ha espresso il suo sostegno alla giovane nuotatrice, sottolineando l’importanza di celebrare ogni traguardo raggiunto. “Ha solo 19 anni” ha dichiarato Pellegrini, “lasciamola sognare. Più delle medaglie, conta il viaggio e la crescita personale“. Il supporto di Pellegrini ha trovato eco in molte altre voci del mondo dello sport e dei social media, che hanno condannato la durezza delle parole di Di Francisca e hanno lodato l’atteggiamento positivo di Pilato.

Le Scuse di Elisa Di Francisca

Di fronte alle critiche, Elisa Di Francisca ha deciso di fare un passo indietro e scusarsi pubblicamente. In un comunicato, ha spiegato di non aver voluto offendere Pilato e che le sue parole erano state fraintese. “Lungi da me giudicare le sconfitte” ha detto Di Francisca, “volevo solo sottolineare l’importanza di puntare sempre al massimo“. Le sue scuse, tuttavia, non sono riuscite a placare del tutto le polemiche. Molti hanno continuato a criticare la sua mancanza di empatia e la durezza del suo giudizio verso una giovane atleta che, nonostante tutto, aveva dimostrato una grande maturità e sportività.

Elisa Di Francisca polemica contro Pilato
Elisa Di Francisca. Foto Ansa/Claudio Giovannini

La Salute Mentale degli Atleti

Questa vicenda ha anche acceso un dibattito più ampio sulla salute mentale degli atleti e sull’importanza di un supporto adeguato. La reazione di Pilato, infatti, è stata vista da molti come un segno di una nuova generazione di atleti che sanno apprezzare i loro risultati indipendentemente dalle aspettative esterne.

La rivista Cosmopolitan ha pubblicato un articolo elogiando l’atteggiamento di Pilato e sottolineando quanto sia cruciale sostenere gli atleti nei momenti di difficoltà. “Dovremmo imparare da Benedetta Pilato” ha scritto la rivista, “a vedere la bellezza anche nei risultati che non sono perfetti“.

La polemica tra Elisa Di Francisca e Benedetta Pilato ha messo in luce le diverse visioni sul successo e sulla gestione delle sconfitte nel mondo dello sport. Mentre alcune critiche possono sembrare costruttive, è fondamentale considerare l’impatto che possono avere sugli atleti, specialmente i più giovani. Il supporto e l’incoraggiamento dovrebbero sempre prevalere, aiutando gli atleti a crescere non solo come sportivi ma anche come persone.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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