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Uccisione dell’orsa Kj1: polemiche e reazioni

Il decreto del presidente Fugatti genera reazioni avverse

L’abbattimento dell’orsa Kj1 ha suscitato intense reazioni e polemiche in tutta Italia. Kj1, un’orsa di 22 anni, è stata abbattuta nel cuore della notte, lo scorso 30 luglio 2024, dal Corpo Forestale.

L’orsa Kj1 è stata abbattuta a seguito di un decreto firmato dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. La decisione è stata presa dopo che l’animale aveva aggredito un turista francese, riportando alla luce il dibattito sulla gestione degli orsi in Trentino.

Orsa Kj1
Orsa Kj1 @Foto Crediti Ansa – VelvetMag

Aggressione e decreto di abbattimento

Il turista francese aggredito da Kj1 ha subito gravi ferite, evento che ha portato le autorità a dichiarare l’orsa un esemplare pericoloso. La decisione del presidente Fugatti di abbattere Kj1 è stata supportata da esperti dell’Ispra. Gli episodi di incontro con l’uomo tra l’orsa Kj1 e l’uomo sono stati diversi e risalgono al 19 giugno 2017, al 6 giugno 2018, al 23 agosto 2022, all’11 giugno 2023, al 13 luglio 2023, al 12 luglio 2024 e al 16 luglio 2024. “L’insieme di questi eventi” scrive Ispra nel suo parere, come riporta anche La Repubblicapone chiaramente l’orsa Kj1 ai più alti livelli di pericolosità, per la sua storia, come anche chiarito dal Rapporto Ispra-Muse (2021) che ritiene ‘ad alto rischio’ individui con un passato simile. Per gli orsi ritenuti ‘ad alto rischio’ il rapporto Ispra-Muse (2021) suggerisce l’immediata rimozione“. Tuttavia, molti ritengono che l’abbattimento non fosse l’unica soluzione possibile.

Reazioni degli animalisti

Gli ambientalisti e le associazioni animaliste hanno espresso profondo sdegno per l’abbattimento di Kj1. OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) ha dichiarato che procederà con azioni legali contro il presidente Maurizio Fugatti, ritenendo l’abbattimento un atto crudele e non necessario. Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) ha accusato le autorità di non aver esplorato soluzioni alternative, come la cattura e il trasferimento dell’orsa in un’area sicura, l’Enpa ha, inoltre, depositato una denuncia presso la procura della Repubblica di Trento nei confronti del presidente Fugatti per violazione dell’articolo 544 bis del Codice penale (uccisione di animale con crudeltà o senza necessità).

Cuccioli Kj1
Orsa Kj1 e cuccioli @Foto Crediti Ansa – VelvetMag

Reazioni politiche

La decisione di abbattere l’orsa Kj1 ha sollevato critiche anche nel mondo politico. Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente, ha dichiarato che “la soppressione non è la soluzione” come riporta anche Ansa, sottolineando la necessità di strategie di gestione più efficaci e sostenibili. La parlamentare Michela Vittoria Brambilla ha condannato l’azione, definendola “una violenza inutile e un fallimento della politica locale“.

La situazione dei cuccioli dell’orsa Kj1

Ad incrementare il dibattito pubblico dopo l’abbattimento dell’orsa Kj1, la presenza di tre cuccioli la cui sorte resta ancora incerta. Le associazioni animaliste stanno monitorando attentamente la situazione, preoccupate per la sopravvivenza dei piccoli senza la madre. Le autorità hanno assicurato che verranno adottate misure per garantire la loro sicurezza e benessere, ma la preoccupazione resta alta.

Dibattito sulla gestione degli orsi

La vicenda dell’orsa Kj1 riapre il dibattito sulla gestione degli orsi in Trentino, una questione che divide profondamente l’opinione pubblica. Da un lato, vi sono coloro che sostengono la necessità di proteggere le persone da animali considerati pericolosi, dall’altro, chi ritiene che la convivenza tra umani e fauna selvatica possa essere gestita in modo più umano e rispettoso.

L’uccisione di Kj1 rappresenta un evento drammatico. Mentre le autorità locali difendono la loro decisione come necessaria per la sicurezza pubblica, gli ambientalisti e una parte significativa dell’opinione pubblica chiedono metodi di gestione più etici e sostenibili. La questione rimane aperta, e il destino dei cuccioli di Kj1 sarà un banco di prova per la gestione futura della fauna selvatica in Italia.

Francesca Perrone

  • Cultura, Ambiente & PetsMessinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura.
    Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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