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Alice Sabatini e la gaffe a Miss Italia: una lezione di resilienza

Nel 2015 affermò che avrebbe voluto vivere nel 1942. È stata subissata di critiche e insulti sui social, per lungo tempo

Alice Sabatini, vincitrice di Miss Italia 2015, è diventata famosa non solo per la sua bellezza, ma anche per una gaffe che ha suscitato polemiche e critiche. Durante una delle domande finali del concorso, Sabatini ha dichiarato che le sarebbe piaciuto vivere nel 1942, durante la Seconda Guerra Mondiale, per vedere di persona cosa accadeva. Questa dichiarazione, interpretata come una mancanza di consapevolezza storica – nel 1942 l’Italia, schiacciata dal regime fascista, era in guerra al fianco di Hitler e si avviava al disastro totale – ha scatenato una tempesta di reazioni negative sui social media.

La gaffe di Sabatini

L’affermazione di Sabatini è stata subito oggetto di derisione e critiche. Molti l’hanno accusata di superficialità e ignoranza storica, sottolineando l’orrore e la devastazione della guerra. La giovane, visibilmente emozionata durante il concorso, ha poi cercato di spiegare che il suo desiderio era di capire meglio cosa significava vivere in quel periodo storico, ma il danno era ormai fatto.

Sabatini Alice Miss Italia 2015
Alice Sabatini. Foto Ansa/Giorgio Onorati

Il bullismo online

Dopo la gaffe, Alice Sabatini è stata vittima di un intenso bullismo online. Le critiche non si sono limitate alla sua dichiarazione, ma hanno colpito anche il suo aspetto fisico e la sua intelligenza. La pressione e lo stress causati dalle offese ricevute hanno avuto un impatto devastante sulla sua salute mentale e fisica. In un’intervista recente, Sabatini ha rivelato di aver preso 15 chili a causa dello stress e della depressione.

Lotta contro la depressione

La situazione ha portato Sabatini a un periodo buio della sua vita. Le diete non funzionavano e il suo corpo reagiva male allo stress. La giovane donna ha raccontato di aver provato diverse diete, ma senza successo. Questo insuccesso ha peggiorato il suo stato emotivo, facendola sentire ancora più frustrata e impotente.

Nonostante le difficoltà, Alice Sabatini ha trovato la forza di reagire. Ha iniziato un percorso di recupero che l’ha portata a rimettersi in forma e a lavorare sulla sua autostima. Ha imparato a gestire lo stress e a prendersi cura di sé stessa, sia fisicamente che mentalmente. Ora, Alice è tornata a giocare a basket, la sua passione di sempre e sta cercando di ricostruire la sua vita lontano dai riflettori negativi.

Nonostante le critiche, Sabatini ha ricevuto anche molto supporto da parte dei suoi fan e di persone che hanno compreso la sua situazione. Molti l’hanno incoraggiata a non arrendersi e a continuare a lottare per i suoi sogni. Questo supporto è stato fondamentale per la sua ripresa.

Una lezione di resilienza

La storia di Alice Sabatini è oggi un caso di resilienza e di come le avversità si possano superare con determinazione e supporto. La sua esperienza ha messo in luce i pericoli del bullismo online e l’importanza di non giudicare superficialmente le persone. Alice è riuscita a trasformare una situazione negativa in un’opportunità di crescita personale, dimostrando che con la giusta attitudine è possibile superare anche le difficoltà più grandi.

La vicenda di Alice Sabatini ci ricorda l’importanza di essere consapevoli delle nostre parole e azioni, specialmente in pubblico. La sua esperienza evidenzia anche la necessità di maggiore empatia e comprensione verso chi commette errori, perché dietro ogni persona c’è una storia complessa e un percorso di crescita. Alice ha mostrato al mondo che anche dai momenti più bui può nascere una nuova luce di speranza e forza.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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