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Antonella Palmisano: un ritiro inaspettato alle Olimpiadi

A 13° chilometro la campionessa di Tokyo 2020, tra le favorite della vigilia, non si è sentita di continuare la gara

Antonella Palmisano, la marciatrice italiana che aveva conquistato l’oro olimpico a Tokyo 2020, ha vissuto un momento di grande difficoltà alle Olimpiadi di Parigi 2024. La sua gara nei 20 km di marcia è terminata con un ritiro inatteso, suscitando grande dispiacere tra i tifosi e gli appassionati di atletica leggera.

Buon avvio poi il ritiro

La competizione per i 20 km di marcia femminile alle Olimpiadi di Parigi era iniziata sotto buoni auspici per Palmisano. L’atleta tarantina era vista come una delle favorite, forte del suo successo alle precedenti Olimpiadi di Tokyo. Tuttavia, già nei primi chilometri, si sono intraviste alcune difficoltà. Palmisano ha cercato di mantenere il passo con le migliori, ma qualcosa non ha funzionato.

Palmisano Olimpiadi Parigi 2024
Antonella Palmisano. Foto Ansa/Ettore Ferrari

Dopo 13 km di gara, Antonella Palmisano ha deciso di fermarsi. Le lacrime hanno solcato il suo viso mentre si ritirava dalla competizione, un’immagine che ha commosso molti. “Non era la mia giornata” ha dichiarato l’atleta subito dopo il ritiro. “Fa male, ma oggi non sono riuscita a dare il meglio di me”.

Le cause del forfait

Le ragioni del ritiro di Palmisano non sono del tutto chiare, ma sembra che un problema fisico possa aver giocato un ruolo determinante. L’atleta ha parlato di una giornata “storta” e di sensazioni negative fin dai primi chilometri. Gli allenatori e lo staff medico stanno ancora valutando l’esatta causa che ha portato al ritiro.

Il ritiro di Antonella Palmisano ha scatenato una pioggia di messaggi di sostegno da parte di colleghi, tifosi e figure del mondo sportivo. Molti hanno espresso la loro solidarietà e ammirazione per il coraggio mostrato dall’atleta in un momento così difficile. “Antonella è una grande campionessa e tornerà più forte di prima” ha commentato Massimo Stano, collega e amico.

Nonostante la delusione, Palmisano non ha intenzione di arrendersi. La marciatrice ha già rivolto il suo sguardo verso i prossimi obiettivi, tra cui la staffetta olimpica, dove spera di poter competere. “Spero di avere la forza di esserci” ha affermato con determinazione. La sua dedizione e passione per lo sport rimangono intatte, e il suo spirito combattivo lascia intendere che non sarà questa battuta d’arresto a fermarla.

Antonella Palmisano marcia 20 chilometri
Antonella Palmisano nella finale femminile di marcia di 20 chilometri. Foto Ansa/Ettori Ferrari

La forza di Antonella Palmisano

Antonella Palmisano rappresenta un punto di riferimento per molti giovani atleti italiani. La sua carriera è costellata di successi e momenti di grande sportività. Il suo impegno, sia in allenamento che in gara, è un esempio per tutti coloro che aspirano a raggiungere traguardi importanti nello sport.

Il ritiro di Antonella Palmisano dalla gara dei 20 km di marcia alle Olimpiadi di Parigi 2024 è stato un colpo duro per l’atletica italiana. Tuttavia, la campionessa ha dimostrato ancora una volta la sua forza interiore e la sua capacità di affrontare le difficoltà. Il mondo dello sport attende con impazienza il suo ritorno, certo che saprà risollevarsi e continuare a rappresentare l’Italia con orgoglio e determinazione. “Mi sentivo perfetta, non so cosa sia successo. Ma questo è lo sport ora va solo accettato. Non siamo robot, non era la mia giornata” ha dichiarato Antonella. Poi ha concluso: “Mi ritrovo nelle parole della Errigo, non può essere oggi a identificare l’atleta che sono“.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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