Per la prima volta l’haute couture sfila negli Scavi di Pompei. Ed è quella firmata da Rocco Barocco, stilista partenopeo che, in oltre cinquant’anni di carriera, ha conquistato successi e riconoscimenti in tutto il mondo.

La sfilata tripudio, sotto la sguardo attento di millecinquecento ospiti internazionali, mette in luce i successi iconici del brand e celebra gli ottant’anni del couturier, compiuti lo scorso marzo, proprio con ottanta preziose creazioni di haute couture, indossati da cinquanta modelle. La collezione è antologica e oltre alle nuove proposte mostra alcuni capi di archivio. Una vera e propria sfilata/evento impreziosita dalle colonne sonore dei film “Il Gladiatore” e “Pompei”.  Negli anni Barocco ha vestito star del calibro di Liza MinnelliAnna Magnani, Ute Lemper, Jacqueline Bisset, Elsa Martinelli, Mia Martini, Francesca Dellera, Dalila di Lazzaro, Anna Kanakis, Claudia CardinaleVirna Lisi, Anita Ekberg e Sandra Milo.

Courtesy of Rocco Barocco

Rocco Barocco, l’alta moda a Pompei è un sogno ad occhi aperti

“Pompei era un sogno che coltivavo da anni ed oggi finalmente si è realizzato”, afferma a fine show Rocco Barocco visibilmente emozionato. Ed è facile capire il perché. Mai nessun altro designer prima di lui aveva osato tanto; organizzare una sfilata tra le rovine della città distrutta dall’erezione, mai nessuno altro stilista poteva avere un tributo così emozionante in cui storia, moda e arte si fondono mirabilmente per una notte. Così l’alta moda di Rocco Barocco si svela tra domus e colonne dopo che lo stilista aveva scelto Pompei anticipandola come scenario della collezione primavera/estate 2024. Il Teatro Grande di Pompei, set della sfilata di Barocco, è una costruzione di epoca romana, completamente sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel ’79 d. C. e ritrovata a seguito degli scavi archeologici dell’antica Pompei: al suo interno venivano rappresentate commedie, mimi e pantomimi, oltre che le atellane.

Prima dell’inizio dello show, che ha avuto il benestare di Gabriel Zuchtriegel, direttore generale del sito dell’antica città campana sepolta dal Vesuvio, c’è un minuto di silenzio per la tragedia di Scampia. Poi la prima modella apre la sfilata, in peplo bianco e corona d’alloro dorato, sulle note de Il Gladiatore. E’ l’unico omaggio evidente al luogo e alla sua storia. In scena c’è il glamour che ha caratterizzato oltre cinquant’ anni di carriera di Rocco Barocco, da umile commesso di boutique partito da Napoli, diventato poi griffe internazionale di stile, e ora il primo a portare l’alta moda nel Teatro Grande degli scavi di Pompei.

Courtesy of Rocco Barocco

Lo show mette in scena la femminilità e la seduzione del brand

La sfilata è presentata dall’amica di una vita del designer Marisa Laurito, che ha ricordato con un divertente aneddoto la telefonata che ricevette negli Anni Ottanta, quando era tra i volti del programma di Renzo Arbore, Indietro Tutta. “Io vestivo con i suoi abiti – ha affermato la Laurito – allora portavo la taglia quarantadue, bei tempi. Compravo i suoi capi in boutique, ma non lo conoscevo. Un giorno mi arrivò una telefonata: ‘Sono Barocco’. Io risposi pensando a uno scherzo: ‘E io sono la Regina Elisabetta”. 

Il suggestivo defilè ripercorre attraverso abiti/gioiello mezzo secolo di moda. Creazioni iconiche fruscianti di sete, ricami, spacchi e trasparenze. Ora proiettate nel futuro, ma con lo stesso obiettivo: la femminilità. La sfilata a Pompei è un tripudio di abiti da sera di pizzo scolpito sul corpo delle modelle, drappeggiati in maniera eccelsa, accessori studiati. La palette cromatica richiama i colori dei pepli delle antiche donne di Pompei e vira mirabilmente in nuance accattivanti; si va dal blu, al rosso, all’arancio, al lilla, fino all’immancabile nero intenso e sensuale e al bianco, all’argento e all’oro. Le scollature sono sexy, gli spacchi profondi, le stampe sono in seta con le iconiche rose giganti, ma l’insieme è perfettamente armonico e non eccede in volgarità, si riconosce in passerella lo stile inconfondibile di Barocco.

L’eleganza non vuole dire un vestito nero o rosso, ma è il portamento che una persona possiede.”- aveva dichiarato in un’intervista esclusiva a VelvetMAG Rocco Barocco– “Ci si può vestire di nulla, ma essere eleganti. Ti puoi coprire d’oro e trasformarti, ma se non hai la classe e l’educazione si percepisce subito.”

Il futuro della griffe

Umiltà, rispetto e determinazione non sono mai mancati a Barocco così come la generosità. Alcuni anni fa infatti il designer ha adottato un giovane assistente Raffaele che porterà il nome di Raffaele Barocco, RB, stessa sigla dell’iconica griffe. “Il mio figlio adottivo sarà l’erede di tutto il mio mondo, spero porti avanti il lavoro meglio di me!”- afferma Rocco Barocco che però sottolinea: “vorrei vivere fino a centosessant’anni“.