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Rottamazione quater, proroga della quinta rata

La nuova scadenza è fissata al 15 settembre 2024 ma, contando i canonici 5 giorni di tolleranza, si potrà pagare fino al 23 settembre

La scadenza della quinta rata della rottamazione quater è spostata ufficialmente al 15 settembre 2024. Questa decisione offre un respiro ai contribuenti che stavano lottando per rispettare la precedente scadenza del 31 luglio. In questo articolo esamineremo i dettagli della proroga, le implicazioni per i contribuenti e le opinioni degli esperti del settore.

Rottamazione, la proroga

Il Governo Meloni ha deciso di prorogare la scadenza della quinta rata della rottamazione quater in risposta alle richieste di molti contribuenti. Ma anche di molte associazioni di categoria che tutelano i consumatori e, più in generale i cittadini. La nuova data di scadenza, fissata al 15 settembre 2024, permette a chi ha aderito alla rottamazione di avere più tempo per organizzare il pagamento e dunque la propria messa in regola con il fisco e l’Agenzia delle Entrate. Questa proroga è diventata ufficiale in seguito a diverse discussioni e conferme ufficiose nei giorni precedenti.

Agenzi delle Entrate rottamazione nuova scadenza
Foto Ansa/Luca Zennaro

Implicazioni per i contribuenti

La proroga della scadenza della quinta rata offre diversi vantaggi ai contribuenti. In primo luogo, permette di evitare sanzioni e interessi di mora che sarebbero scattati con il mancato pagamento entro la scadenza originaria. Inoltre, consente di pianificare meglio le finanze personali o aziendali, soprattutto in un periodo estivo che può comportare altre spese. Tuttavia, è importante ricordare che la proroga riguarda solo la quinta rata e che le successive scadenze rimangono invariate.

Le reazioni alla proroga sono state generalmente positive. Le associazioni di categoria, come l’Associazione Nazionale Commercialisti, hanno accolto con favore la decisione, sottolineando come essa rappresenti un sollievo per molti contribuenti. Alcuni esperti, però, avvertono che le proroghe possono diventare una sorta di “abitudinerischiosa se non accompagnate da una gestione finanziaria oculata. È cruciale che i contribuenti utilizzino questo tempo aggiuntivo per prepararsi adeguatamente alle future scadenze.

Per beneficiare della proroga al prossimo 15 settembre i contribuenti non devono fare alcuna richiesta specifica. La nuova scadenza si applica automaticamente a tutti i piani di rottamazione in corso. È comunque consigliabile controllare periodicamente il sito dell’Agenzia delle Entrate o rivolgersi al proprio consulente fiscale per eventuali aggiornamenti o chiarimenti.

Fisco rottamazione quater scadenza settembre 2024
Foto Ansa/Luca Zennaro

Rottamazione, considerazioni finali

La proroga al 15 settembre dei pagamenti e della messa in regola per i contribuenti in ritardo offre un’opportunità preziosa per chi ha aderito alla rottamazione quater. Tuttavia resta fondamentale mantenere alta l’attenzione sulle successive scadenze. I contribuenti dovranno pagare le future rate della rottamazione quater in maniera puntuale e senza ritardi. E questo allo scopo di evitare di decadere dal beneficio della definizione agevolata. Inoltre è importante considerare l’impatto di queste scadenze sul bilancio personale o aziendale e pianificare di conseguenza.

In conclusione, la proroga della quinta rata della rottamazione al 15 settembre 2024 rappresenta una decisione significativa che risponde alle esigenze dei contribuenti. È un’opportunità per organizzare meglio le proprie finanze e garantire il rispetto delle future scadenze fiscali. La prudenza e la pianificazione rimangono le chiavi per una gestione finanziaria efficace, soprattutto in un contesto di scadenze che periodicamente il Governo tende a prorogare anche di diversi mesi. Questo è un elemento che paradossalmente può generare incertezza.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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