NewsPoliticaPrimo piano

Emilio Fede, il video dopo il ricovero: “Berlusconi meglio di Giorgia Meloni”

Il giornalista, 93 anni, vive in una RSA. Un filmato, divenuto virale, lo ritrae in condizioni di salute precarie

Emilio Fede, noto giornalista e storico direttore del Tg4, è stato recentemente ricoverato in una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) a Milano. La notizia del suo ricovero ha suscitato interesse e preoccupazione, soprattutto in seguito alla pubblicazione di un video da parte dello stesso Fede che è ben presto divenuto virale perché lo vede protagonista di dichiarazioni politiche.

Fede, che ha compiuto 93 anni lo scorso giugno, è stato al centro dell’attenzione mediatica quando un video condiviso su TikTok e Instagram è diventato virale. Nel filmato, l’ex direttore del Tg4 esprime la sua preferenza politica, elogiando Silvio Berlusconi e criticando Giorgia Meloni. Fede, con il suo noto stile provocatorio, ha dichiarato che Berlusconi era decisamente migliore di Meloni, suscitando un mix di reazioni tra il pubblico.

Fede ricovero RSA
Emilio Fede. Foto Ansa/Mourad Balti Touati

Fede, le condizioni di salute

Le condizioni di salute di Emilio Fede sono state un argomento di grande interesse per una parte del pubblico. Secondo Roberto Alessi, direttore di Novella 2000, Fede sta molto meglio di quanto appaia nei video. Alessi ha rassicurato i fan, spiegando che Fede, nonostante l’età avanzata, è ancora in grado di camminare e partecipa attivamente alla vita della RSA. Alessi ha anche sottolineato quanto Fede sia soddisfatto delle cure ricevute e dell’affetto dimostrato dai suoi cari, compresi i frequenti visitatori, tra cui le figlie e un nipote campione di tennis.

Applausi e ‘sputi’ sui social

Il video ‘politico’ di Fede ha generato un acceso dibattito online. Mentre alcuni utenti hanno deriso il giornalista per la sua età e per le sue dichiarazioni, altri lo hanno difeso, sostenendo che prendere in giro una persona anziana sia inappropriato. È il meccanismo dei social media: insultare, offendere, dividersi fra opposte tifoserie. Un meccanismo deprecabile che non porta nulla di buono ma che continua a fare notizia. In particolare, in tanti hanno criticato l’atteggiamento di chi ha pubblicato il video, considerato poco rispettoso nei confronti di una persona in una fase vulnerabile della vita.

Meloni e Berlusconi durante le campagna elettorale nel 2022
Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni nel 2022. Foto Ansa/X @GiorgiaMeloni

Cosa ha detto Fede

Le dichiarazioni di Fede a favore di Berlusconi e contro Meloni hanno ulteriormente alimentato il dibattito. Fede ha sempre avuto una stretta relazione con Berlusconi, il quale non era solo il suo datore di lavoro ma anche un amico personale. Tanto che Fede fu uno degli organizzatori delle famigerate “cene eleganti” (quelle del ‘bunga-bunga’) nella magione di Berlusconi ad Arcore. Nel video dalla Rsa, l’ex direttore del Tg4 non ha esitato a manifestare il suo apprezzamento per Berlusconi, definendolo superiore a Meloni per varie ragioni.

Non che ci si potesse aspettare qualcosa di diverso. Tuttavia questa presa di posizione ha suscitato diverse reazioni, evidenziando quanto Fede sia ancora una figura polarizzante nel panorama mediatico italiano. Il ricovero del giornalista in una Residenza Sanitaria Assistita (RSA) e le sue recenti dichiarazioni politiche hanno riportato l’attenzione su un personaggio che ha segnato la storia del giornalismo televisivo italiano, nel bene e nel male. Nonostante l’età e le condizioni di salute, Fede continua a far parlare di sé, quantomeno per darsi ancora un po’ di visibilità. Ma dimostra comunque uno spirito ancora combattivo, e una capacità di catalizzare l’attenzione del pubblico.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio