Sebbene non si tratti di una specie volatile, uno studio sarebbe stato in grado di dimostrare che anche gli ippopotami volano. A tal proposito, indagare su questa affermazione risulta quantomeno interessante.
Nell’immaginario comune, gli ippopotami non rientrando di certo tra le specie in grado di volare. Eppure, un recente studio avrebbe dimostrato che in un particolare momento delle loro attività quotidiane, questi mammiferi si sollevano completamente da terra simulando una vera e propria fase di volo.
Il volo degli ippopotami
Seppur potrebbe generare ilarità e far pensare al comune modo di dire dell’assurdo “gli asini volano“, questa qualità associata agli ippopotami è più vera di quanto si possa immaginare. Sebbene non si possa dire che questi enormi mammiferi compiano evoluzioni aeree paragonabili a quelle degli uccelli o di altri esemplari del regno animali in grado di volare, gli ippopotami volano. E a dimostrarlo è uno studio. In particolare, sarebbe la fase della corsa, il momento in cui i mammiferi in questione riescono a staccare tutte e quattro le zampe dal suolo. Impresa che potrebbe apparire impossibile, sopratutto se si pensa il riferimento ad un animale che pesa oltre le due tonnellate.
A riportare i dettagli dello studio, di cui il primo autore è il professore John Hutchinson, PeerJ. La ricerca in questione potrebbe non partire dai presupposti più rosei, infatti, lo stesso autore l’avrebbe definita inizialmente noiosa da svolgere. Tuttavia, i risultati ottenuti hanno sicuramente riportato informazioni più che degne di nota, in quanto hanno rivelato una verità davvero sorprendente sugli ippopotami. Secondo quanto riporta Focus, lo studio in questione, che il primo autore John Hutchinson ha descritto come “noiosissimo da svolgere“, non è stato effettuato nell’habitat naturale degli ippopotami, ma nello zoo Flamingo Land che si in Inghilterra, nello Yorkshire. Qui, una delle studentesse del Professor Hutchinson, Emily Pringle, ha ripreso con telecamere ad alta risoluzione la corsa degli ippopotami.
I risultati dello studio
Le immagini raccolte da Pringle sarebbero poi state integrate con altri filmati presenti su YouTube che riprendono sempre ippopotami nella fase di corsa. Successivamente, lo studio ha previsto un’analisi fotogramma per fotogramma (questo l’aspetto, forse, più noioso) di tutto il girato. Attraverso questa analisi, tuttavia, è stato possibile scoprire se questi mammiferi muovono le zampe durante la corsa. Il professore John Hutchinson e la sua studentessa Emily Pringle avrebbero cosi scoperto che per la maggior parte del tempo, gli ippopotami procedono al trotto. Ovvero questi mammiferi muovono in sincronia le zampe anteriore destra e posteriore sinistra, e anteriore sinistra e posteriore destra. Tratto che li rende simili agli elefanti. Tuttavia, dallo studio sarebbe emerso un altro interessante aspetto.
Infatti, quando gli ippopotami corrono, sopratutto se inseguono i loro rivali, procedono al galoppo. E sarebbe proprio in queste fasi che le zampe di questi giganti mammiferi si alzano contemporaneamente, permettendo difatti agli ippopotami di volare, ovvero di staccarsi completamente dal suolo. Tale aspetto rende gli ippopotami simili ad un altro grande mammifero: il rinoceronte. In particolare, il ‘volo’ degli ippopotami consisterebbe della sospensione in aria per il 15% del tempo della loro corsa. A questo punto il principale autore dello studio ha affermato di voler ripetere la ricerca con esemplari più giovani, ipotizzando che essendo meno leggeri la loro fase di volo potrebbe durare, persino, per più tempo. Non resta che attendere, dunque, nuovi sviluppi della ricerca in tal senso.