Venezia 81 ripartirà all’insegna della rivoluzione, introducendo una clamorosa novità: una sezione dedicata alle serie tv. Già in precedenza, il festival di cinema più antico al mondo ha mostrato un’apertura verso il formato seriale televisivo, ma mai come quest’anno.
Venezia 81 è ormai alle porte. La nuova edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica illuminerà i Lido di Venezia nelle giornate tra il 28 agosto al 7 settembre. Nonostante gli oltre novanta anni di storia, essendo nata nel 1932 – una cifra che la rende il festival cinematografico più longevo al mondo – e le ottanta edizioni all’attivo, la kermesse continua a rinnovarsi e a guardare avanti. E lo fa anche in questa stagione, con un’altra clamorosa novità destinata a creare un importante precedente.
In quella che si appresta ad essere una delle edizioni più attese di sempre, con un alto tasso di star internazionali, da Lady Gaga a Brad Pitt fino ad Angelina Jolie, a far parlare di sé è anche la decisione di istituire una sezione apposita nel Fuori Concorso incentrata sulla lunga serialità. Non è la prima volta che il Lido – e non solo, basti pensare al Festival di Cannes – accoglie prodotti pensati per il piccolo schermo. Tuttavia, a differenza di quanto accaduto in precedenza, in cui si era trattato di eventi non organici, quella di Venezia 81 sarà una sezione appositamente istituita. Di seguito, ecco i titoli seriali in arrivo.
Venezia 81 all’insegna della serialità televisiva: i titoli presentati nella nuova sezione dedicata alle serie tv
Da anni, ormai, la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia dimostra di riuscire a stare al passo con l’evoluzione del mondo dell’audiovisivo. Risale al 2015, ad esempio, l’apertura del Festival ai servizi di streaming video, come dimostra l’approdo, in quell’edizione, di Beasts of no nation di Cary Fukunaga, cui fece seguito, nel 2017, Suburra – La serie, entrambi prodotti targati Netflix.
Ora, con l’inizio sempre più prossimo di Venezia 81, la Mostra compie un passo successivo, aprendo una sezione Fuori Concorso dedicata alla lunga serialità. Per ora si tratta di una ristretta selezione di una manciata di titoli, ovvero: Disclaimer di Alfonso Cuarón con Cate Blanchett, per altro Presidente di Giuria nel 2020 e tra le poche attrici ad aver vinto la Coppa Volpi per la Miglior Interpretazione Femminile in due occasioni (Io non sono qui nel 2007 e Tár nel 2022); M. – il figlio del secolo di Joe Wright con Luca Marinelli; Families like our di Tomas Vinterberg; Los Años Nuevos di Rodrigo Sorogoyen e Leopardi di Sergio Rubini, con Leonardo Maltese, presentata come proiezione speciale.
Le parole di Alberto Barbera
“La proposta integrale di queste quattro serie è sembrata un rischio degno di essere assunto, volendo perseguire l’impegno del festival di segnalare, se non anticipare, le tendenze più significative che si manifestano all’interno dell’universo cinema“. Queste sono state le parole di Alberto Barbera per spiegare la novità apportata al Lido. Una novità che, come sottolineato, ha però dei precedenti illustri: nel 1980 approdarono difatti tutti 14 episodi di Berlin Alexanderplatz, la serie firmata Rainer Werner Fassbinder, basato sul romanzo del 1929 di Alfred Döblin; o anche Heimat di Edgar Reitz, un’opera della durata di 924 minuti, presentata nel 1984; infine, anche Il decalogo di Kieslowski, nel 1989.