In Grecia i vigili del fuoco stanno ancora lottando contro gli incendi che da giorni devastano l’Attica. In particolare contro un grande rogo alla periferia nord di Atene che ha provocato l’evacuazione di molti cittadini. I venti però non smettono di soffiare, anche con raffiche fino a 60-70 chilometri orari. Il 13 agosto i pompieri hanno riferito di aver trovato, poco dopo la mezzanotte, il corpo bruciato di una donna in un edificio industriale nel sobborgo di Vrilissia.

Si ritiene che la donna, un’impiegata dell’azienda, sia rimasta intrappolata all’interno dell’edificio in un’area sui cui gravava un ordine di evacuazione. Si contano, inoltre, più di 60 feriti. Drammatiche le immagini dall’alto delle fiamme dei roghi, alte più di 25 metri. Nell scorse ore sembravano piccole luci di villaggi a puntellare l’ultimo polmone verde sull’Attica nord-orientale da Mikrohori a Rodopoli. La Grecia ha ordinato l’evacuazione di almeno 11 città e villaggi a nord-est di Atene. Il fronte del fuoco ha lambito il villaggio di Grammatiko, la località balneare di Nea Makri e il Monte Penteli vicino ad Atene.

Distruzione vicino a Nea Penteli, non lontano da Atene. Foto Ansa/Epa Georg Vitsaras

Grecia, aiuti da tutti Europa

Continua intanto il lavoro congiunto a livello europeo per affrontare l’emergenza incendi in Grecia. Un contingente di squadre della colonna mobile dei vigili del fuoco provenienti da diverse aree d’Italia è partito in nave da Brindisi per raggiungere l’Attica.

Il Con (Centro operativo nazionale), in coordinamento con la Protezione civile europea, sta inviando due canadair. L’Italia manda in Grecia anche un modulo antincendio boschivo costituito da circa 35 unità, e un modulo Tas (Topografia applicata al soccorso). Il 13 agosto è partito inoltre un primo contingente di 91 soccorritori della sicurezza civile francese da Brignoles a bordo di diversi veicoli antincendio in direzione di Atene. Si tratta di pompieri e soccorritori che fanno parte dei circa 180 uomini e donne, con 55 camion, inviati come rinforzi, nell’ambito di un meccanismo di protezione civile dell’Unione europea creato nel 2001.

Lo ha annunciato il ministro francese, Gérald Darmanin. Questi rinforzi dovranno prima raggiungere via terra il porto di Ancona, situato sulla costa orientale dell’Italia, impiegando già circa dieci ore su strada, prima di raggiungere la Grecia via nave, traversata che richiederà quasi 24 ore. I soccorritori sono dotati di 31 veicoli tra cui autocisterne che possono trasportare fino a 8 mila litri d’acqua.

Foto Ansa/Epa George Vitsaras

Terrore nelle località di mare

Intanto le autorità greche hanno dato un nuovo ordine di evacuazione nella cittadina costiera greca di Nea MakriMigliaia di persone sono state evacuate dopo che i vigili del fuoco hanno lanciato l’allarme: abitazioni, aziende e scuole sono a rischio. L’enorme nube di fumo che incombeva su Atene si è diradata all’alba, anche se l’aria è ancora nebbiosa.

L’incendio è scoppiato domenica 11 agosto a Varnava e si è diffuso nell’Attica nordorientale. Ad annunciarlo, in un briefing con la stampa locale, era stato un portavoce dei vigili del fuoco greci Vassilis Vathrakogiannis: “Ora non abbiamo un fronte di fuoco, ma molti focolai attivi, soprattutto nella zona più ampia del Monte Penteli e del Lago Maratona. Richiamiamo l’attenzione di tutti, dato che le condizioni per appiccare incendi restano pericolose non solo per domani martedì, ma anche per i prossimi giorni“, aveva concluso. E l’emergenza è tutt’altro che terminata.