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Russia nella morsa dell’invasione ucraina, a Belgorod è stato di emergenza

Le forze di Kiev avanzano nel territorio di Kursk per tagliare i rifornimenti alle truppe russe in Ucraina. Evacuazioni di massa da città e villaggi

La Russia di Putin non si aspettava una così forte iniziativa ucraina sul proprio territorio. La ‘contro-invasione’ di Kiev – che in realtà da mesi stava colpendo il territorio nemico – è diventava effettiva. E ora nella regione di Belgorod, non lontano dal confine ucraino, è scattato lo stato di emergenza. La guerra non è più solo in Ucraina, portata dagli invasori russi. Putin si è fatto sorprendere. A Mosca serpeggiano malumore, nervosismo e inquietudine.

Come ha riportato il 13 agosto il Corriere della Sera, Putin ha zittito in diretta tv il governatore regionale di Kursk, Alexei Smirnov, recatosi al Cremlino per riferire della situazione. Smirnov aveva osato dire che, a suo giudizio, gli ucraini erano avanzati di almeno 12 chilometri su un fronte lungo 40 chilometri. Il presidente della Russia lo ha interrotto bruscamente affermando che dati del genere se li sarebbe aspettati da un militare, non da un amministratore civile. La verità è che si tratta di un gravissimo smacco per la Russia e per Putin in particolare. Sempre secondo il governatore Smirnov, sono almeno 121mila i russi evacuati da villaggi e paesi nella regione di Kursk, di fronte all’avanzare delle truppe ucraine.

Russia evacuazioni territorio Kursk
Un uomo disabile nel corso delle operazioni di evacuazione dagli insediamenti di confine della regione di Kursk. Foto Ansa/Epa

Russia, paura e tensione a Belgorod

La situazione è tesa. Le autorità russe stanno valutando di elevare lo stato di emergenza a livello federale, ha dichiarato il governatore della regione di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, sul suo canale Telegram. “La situazione nella regione di Belgorod rimane estremamente difficile. I bombardamenti quotidiani delle Forze armate ucraine hanno portato alla distruzione di abitazioni, oltre che a feriti e vittime tra i civili” ha dichiarato Gladkov in un videomessaggio.

Pertanto, ha continuato, “abbiamo deciso di dichiarare lo stato di emergenza in tutta la regione di Belgorod a partire da oggi. Allo scopo di fornire ulteriore protezione alla popolazione e offrire ulteriore sostegno alle persone colpite” ha affermato il governatore. Il quale ha anche indicato che il Governo regionale di Belgorod si rivolgerà presto alla commissione federale della Russia per richiedere la dichiarazione dello stato di emergenza a livello federale.

Perché l’Ucraina ha invaso la Russia?

A due anni e mezzo dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, è dunque cominciata una sorprendente invasione della Russia da parte dell’Ucraina. Dal 6 agosto le truppe di Kiev stanno conducendo una grande offensiva nell’oblast di Kursk: rivendicano adesso la conquista di più di 1.000 km quadrati di territorio russo. Secondo il think tank americano Istituto per lo studio della guerra (Isw), gli invasori ucraini sono avanzati in una sola settimana di 800 chilometri quadrati della regione di Kursk. In 7 mesi, dal 1 gennaio 2024, quelle di Mosca sono penetrate di 1.360 chilometri quadrati nel territorio ucraino.

Russia ucraina invasione Putin Gerasimov
Vladimir Putin e il capo di stato maggiore delle forze armate russe, Valery Gerasimov. Foto Ansa/Sputnik/Gavriil Grigorov

Il portavoce delle forze militari ucraine Dmytro Lykhoviy ha inoltre annunciato, in una intervista a Politico, che la Russia ha riposizionato alcune unità militari dalle regioni ucraine occupate di Zaporizhzhia e Kherson all’oblast di Kursk, per difendere il territorio russo dall’incursione ucraina.

Dal canto suo Kiev afferma di non avere alcuna intenzione di occupare la regione russa di Kursk. Un portavoce del ministero degli Esteri, Heorhii Tykhyi, ha precisato che l’invasione ha come obiettivo quello di rendere più difficile la logistica militare delle forze di Mosca e il rafforzamento delle unità militari nell’est dell’Ucraina. “Diversamente dalla Russia, l’Ucraina non ha bisogno delle proprietà degli altri. L’Ucraina non è interessata a prendere il controllo della regione di Kursk, ma a proteggere la vita degli ucraini“.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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