TokenAngels presenta la CryptoArt e gli NFTs nel documentario “What the Punk!”
Il collezionista italiano aiuta a scoprire una delle forme d'arte più innovativa dei nostri tempi
TokenAngels produce il documentario “What the Punk!”, dedicato alla CryptoArt e agli NFTs, entrambe espressioni innovative dell’arte degli ultimi anni.
TokenAngels è un collezionista italiano, nonché uno dei principali esperti in tutto il mondo di computer art e NFTs. Dalla sua competenza ed esperienza nasce il documentario What the Punk! dedicato al mondo della CryptoArt e degli NFTs e disponibile su Arte.tv. Un’occasione per approfondire le conoscenze su una delle fonti d’arte più innovative degli ultimi anni, usufruendo di una storia che rappresenta un unicum assoluto nel panorama del collezionismo.
La CryptoArt protagonista di un documentario
TokenAngels è noto per la collezione di alcuni degli NFTs più storicamente significativi, come HomerPepe e BOOUUSEGG, aspetto che da anni lo rende anche pioniere nel mondo dell’arte digitale e punto di riferiemento nel settore. Tra le opere presenti nella collezione anche quelle di pionieri della Computer Art come Harold Cohen, il primo artista ad aver usato l’intelligenza artificiale, e Charles Csuri, il fondatore dell’ arte 3d. Non mancano opere di artisti contemporanei tra i più quotati, i quali hanno stabilito record nella CryptoArt e negli NFTs raggiungendo nuovi limiti creativi nell’arte digitale, esempi sono XCOPY e Operator.
Esperto conoscitore di questo mondo, TokenAngels ha pensato di raccontarlo co-producendo What the Punk!, il documentario che racconta la storia dei CryptoPunks, creati nel 2017 da Matt Hall e John Watkinson, e quella del crypto artista ROBNESS, che ha utilizzato la blockchain come forma di protesta contro il sistema finanziario tradizionale. Grazie alle loro esperienze il docufilm riesce a rivelare una caratteristica inedita dei molteplici aspetti di queste forme d’arte innovative e originali.
La storia di What The Punk!
La storia parte dal 2017 quando i programmatori Matt Hall e John Watkinson, fondatori di LarvaLabs, creano 10.000 avatar digitali unici chiamati CryptoPunks. Questi avatar sono stati generati casualmente con l’aiuto di un algoritmo e distribuiti gratuitamente sulla blockchain come NFTs. Poco tempo prima la giovane attivista ROBNESS, a Los Angeles, scopre Bitcoin e inizia ad utilizzare questa nuova tecnologia per creare CryptoArt come forma di protesta verso il sistema finanziario tradizionale. Le due storie si incontrano quando ROBNESS, scoprendo che la speculazione aveva invaso anche il mondo degli NFTs, acquista un CrypoPunk e lo distrugge. Un modo per lanciare un segnale di protesta, soprattutto tra gli speculatori.
Quando sia Matt e John che ROBNESS ricevono l’interesse del Museo Pompidou di Parigi le due storie si ricongiungono sorrette anche dal fatto che le loro opere sono collezionate ed esibite una accanto all’altra. Il mondo digitale ha creato ‘nuove storie’ e le vite dei ‘personaggi’ che ne fanno parte si sono, inevitabilmente, trasformate in qualche modo. Questo quello che è accaduto a Matt Hall, John Watkinson e ROBNESS, ma a chiunque entri in relazione con il mondo dell’arte digitale e della CrypoArt. In sostanza, dunque, What The Punk! si pone l’obiettivo di raccontare la storia di una delle più grandi controculture del XXI secolo.
What the Punk!, disponibile su https://www.arte.tv/en/videos/RC-025057/nft-what-the-punk/ e sul sito ufficiale WhatThePunk.xyz, è scritto da Hervé Martin Delpierre e Marc Lustigman, diretto da Hervé Martin Delpierre, prodotto da Marc Lustigman, Noam Roubah, produttori associati TokenAngels e ARTE. —immediapresswebinfo@adnkronos.com (Web Info)