Si moltiplicano i lupi: il vademecum su come comportarsi
A partire dal caso di Anzola, alcune regole espandibili ad ogni territorio
La presenza sempre più massiccia dei lupi sull’Appennino ha fatto scattare alcune misure di prevenzione in caso di incontri ravvicinati. Arriva, a tal proposito, un vero e proprio vademecum su come comportarsi.
Gli Appennini emiliani si stanno caratterizzando per la presenza sempre più corposa di esemplari di lupi. La situazione ha generato alcuni casi di allarmismo, pertanto dal territorio arriva un vademecum contenente le prassi opportune da seguire in caso di incontri ravvicinati, ma non solo. Sebbene, attualmente, tale ‘prontuario’ di comportamenti consigliati arrivi dai Comuni dell’Emilia Romagna, l’insieme di regole può declinarsi in ogni altra zona interessata dalla presenza di lupi.
Come comportarsi con i lupi
Il Comune di Anzola in Provincia di Bologna, ha avvertito i cittadini della presenza di lupi nel territorio. Insieme all’informativa, l’amministrazione comunale ha trovato utile fornire un vademecum, sottolineando l’importanza di non offrire cibo agli animali e di non avvicinarsi in generale. Il ‘regolamento’ è stato diffuso sul sito web del Comune e offre una lista di comportamenti da mettere in atto in caso di incontri ravvicinati. Il Comune emiliano, infatti, avrebbe ricevuto segnalazioni in merito alla presenza di lupi nella campagna di Anzola e lungo il torrente Ghironda.
Come scrive sul sito web il Comune: “Nel corso degli ultimi mesi abbiamo ricevuto segnalazioni inerenti alla presenza dei lupi sul nostro territorio. Ricordiamo che il lupo è una specie protetta in tutta Europa e non può essere catturato o abbattuto se non in alcuni casi e solo con intervento delle autorità preposte“. Come riporta anche la sezione cronaca de Il Resto del Carlino, dal Comune di Anzola proseguono: “L’amministrazione comunale non ha nessuna competenza in materia. Per questo motivo in caso di avvistamento invitiamo a effettuare la segnalazione alla polizia metropolitana e ai carabinieri forestali“. Il vademecum è rivolto ai cittadini e il titolo scelto è: Come comportarsi per ridurre possibili rischi.
Il vademecum nel dettaglio
Nella lista fornita, si trovano una serie di consigli che possono essere applicati anche a vasto raggio e, tra gli altri, anche suggerimenti più che utili su come comportarsi in caso di passeggiate con quattro zampe domestici. Il vademecum suggerisce accuratamente: “Tenere sempre il cane al guinzaglio. Non lasciarlo mai vagare da solo, se non nelle aree per lo sgambamento per i cani che si trovano nelle vie delle Terremare, Don Minzoni, Bonfiglioli, Ragazzi (Lavino di Mezzo), Torresotto)“.
A questi consigli si aggiungono quelli relativi agli incontri ravvicinati di ogni tipo. Si legge ancora, a tal proposito: “Se fate un incontro ravvicinato con un lupo, fate azione di disturbo, come parlare ad alta voce, agitare le braccia o battere le mani. Nella maggior parte dei casi l’animale si allontanerà da solo. Se invece vedete dei lupi da lontano, non avvicinatevi e rimanete in silenzio. Va evitato ogni tipo di avvicinamento o contatto con i lupi, soprattutto in caso di avvistamento di cuccioli. Non va offerto cibo perché potrebbero associare la presenza dell’uomo col cibo e, quindi, creare una maggiore confidenza e avvicinamento“. Ed infine, molto importante: “Non lasciare il cibo per gli animali domestici negli spazi esterni, soprattutto negli orari notturni, perché la presenza di cibo attira animali selvatici“.