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Dybala resta alla Roma: no ai milioni dell’Arabia

La trattativa con gli emissari dell'Al-Qadsiah non ha persuaso né il giocatore né la società

A sorpresa Paulo Dybala spiazza tutti. E dopo aver salutato compagni e staff a Trigoria, pronto a salpare per il calcio miliardario dell’Arabia Saudita, il colpo di scena: la scelta di rimanere in giallorosso. “Ciao Roma, ci vediamo domenica” il suo post sui social che ha fatto letteralmente impazzire i romanisti.

Dybala dunque c’è, resta ed è pronto a vivere una stagione da protagonista all’ombra del Colosseo. Ma quasi sono i motivi che l’hanno spinto a rimanere? Tre gli aspetti fondamentali, riporta Sportmediaset. L’amore della gente di Roma con i tifosi che gliel’hanno mostrato dal primo giorno; il sostegno e la richiesta di rimanere da parte dei compagni di squadra. E infine una trattativa che, per quanto l’avrebbe ricoperto di denaro, non era ben avviata. E non convinceva né il giocatore né la società stessa.

Dybala resta alla Roma
Paulo Dybala. Foto Ansa/Ettore Ferrari

La scelta di Paulo Dybala

Una scelta fatta con il cuore? Pare di sì: l’argentino ha sposato il progetto della Roma due anni fa e sente di non aver ancora dato tutto al club che ha creduto in lui alla fine del suo percorso in bianconero. Ma Dybala non voleva comunque finire lontano dall’Europa, “in mezzo al deserto“. Sì: con molti più soldi. Ma fuori dalle competizioni che contano. A soli 30 anni con davanti ancora anni da giocare ad altissimi livelli.

Un tarlo che sicuramente lo ha roso, insieme al pensiero della moglie Oriana e della mamma Alicia, non entusiaste di questa scelta araba. Inoltre la Joya non voleva lasciare Roma per i tifosi, per la gente e per i compagni di squadra, che hanno insistito tanto per fargli cambiare idea quando tutto ormai sembrava deciso. Due su tutti: Paredes e Soulé.

Ai Friedkin 3 milioni non bastano

I Friedkin avrebbero risparmiato sull’ingaggio del numero 21 che, dopo 15 presenze (giocando almeno 45 minuti a partita) salirà ancora a 9 milioni a stagione. Ma non hanno accettato la proposta dell’Al-Qadsiah da 3 milioni, troppo bassa per cedere un giocatore come Dybala. Ora Florent Ghisolfi deve tuffarsi sul mercato per rinforzare la rosa: De Rossi si attende 4 colpi, ed è da capire se la proprietà ridurrà il budget a disposizione del ds per andare a completare l’organico.

Dan Friedkin Roma giallorossi
Dan Friedkin, proprietario della Roma. Foto Ansa

Servono ancora un terzino destro, un centrocampista, un esterno d’attacco e un difensore centrale. Proprio su quest’ultimo ruolo non sembrano essere cambiati i piani visto che la Roma sta proseguendo il pressing per Danso del Lens. Il 25enne, sul taccuino pure dell’Atalanta, ha detto sì ai giallorossi. C’è da trovare l’accordo con i transalpini che chiedono 25 milioni di euro netti. La Roma non si è tirata indietro, segno che al momento i piani a Trigoria non sono cambiati. Stesso discorso per Assignon, in arrivo dal Rennes: nessuna marcia indietro, arriverà nella Capitale.

Dunque Paulo Dybala avrà nuovi compagni di belle speranze. Sugli altri fronti Ghisolfi valuta e soppesa Koné, Boga e Ngonge (possibile scambio con Zalewski). Tutti giocatori che continuano a piacere, ma molto dipenderà dalle uscite visto che sono costosi. Smalling, Karsdorp, Bove, Abraham devono trovare un nuovo club al più presto. Troppo importante accelerare le uscite per accumulare un prezioso tesoretto da spendere entro il prossimo 30 agosto.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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