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Powell (Fed): “È giunto il momento di abbassare i tassi di interesse”

La banca centrale Usa fa capire che l'economia mondiale subirà una svolta. Positiva per chi ha contratto prestiti e acceso mutui

Negli ultimi giorni, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha fatto una dichiarazione attesa da tempo: “È giunto il momento di abbassare i tassi di interesse”. Questo segnale, che anticipa una potenziale mossa a settembre, potrebbe aprire una nuova fase di stimolo economico per gli Stati Uniti. Dopo un lungo periodo di politiche restrittive volte a combattere l’inflazione.

Powell e i rischi di recessione

L’inflazione negli Stati Uniti ha registrato un rallentamento significativo negli ultimi mesi, il che ha dato spazio alla Fed per rivedere la politica sui tassi di interesse. Nonostante gli sforzi per contenere i prezzi, Powell ha sottolineato che “i rischi per l’economia sono aumentati“, soprattutto a causa delle incertezze globali e delle tensioni sui mercati finanziari. In questo contesto, un taglio dei tassi appare sempre più come la risposta necessaria per evitare una recessione.

Federal Reserve Jerome Powell
Jerome Powell, capo della Fed americana. Foto Ansa/Epa Jim Lo Scalzo

La Federal Reserve ha aumentato i tassi in modo aggressivo negli ultimi due anni per contenere l’inflazione, portandoli a livelli massimi dal 2007. Tuttavia, con il rallentamento dell’economia e la stabilizzazione dei prezzi, la politica monetaria potrebbe subire un’inversione di marcia. Powell ha dichiarato che, sebbene i dati sull’inflazione siano incoraggianti, non si può ignorare il rischio di un rallentamento economico prolungato. La Fed è quindi pronta a intervenire per garantire una crescita stabile.

L’annuncio di un possibile taglio dei tassi ha avuto un effetto immediato sui mercati finanziari. Le borse statunitensi hanno reagito positivamente alla notizia, con rialzi diffusi sui principali indici. Anche le borse europee hanno seguito la scia, mostrando segni di ottimismo per le prospettive di una politica monetaria più accomodante negli Stati Uniti.

Gli analisti prevedono che un taglio dei tassi potrebbe favorire un ulteriore rialzo dei titoli azionari, specialmente nei settori più sensibili ai tassi di interesse, come il settore tecnologico e immobiliare. Tuttavia, ci sono anche preoccupazioni che un abbassamento troppo repentino dei tassi potrebbe alimentare nuove bolle speculative, soprattutto in un contesto di crescita ancora incerta.

Effetti su mutui e prestiti

Per i consumatori americani, un eventuale taglio dei tassi da parte della Fed di Jerome Powell potrebbe tradursi in tassi di interesse più bassi sui mutui e sui prestiti. Questo sarebbe un sollievo per le famiglie che hanno visto i costi del credito aumentare drasticamente negli ultimi anni. Inoltre, le aziende potrebbero beneficiare di costi di finanziamento più accessibili, stimolando gli investimenti e la crescita economica.

Trader Borsa Powell Fed
Foto Ansa/Epa Justin Lane

Le banche centrali di altri Paesi, come la BCE, stanno monitorando attentamente le mosse della Fed, poiché un taglio dei tassi negli Stati Uniti potrebbe spingere altre economie a seguire l’esempio. Questo potrebbe portare a un allentamento generalizzato delle politiche monetarie a livello globale, con effetti significativi sui flussi di capitale e sui tassi di cambio.

Prospettive per il futuro

Sebbene un taglio dei tassi da parte della Fed sembri ormai imminente, restano numerose incertezze sulle tempistiche e sull’entità delle future riduzioni. Powell ha sottolineato che la Fed continuerà a monitorare attentamente i dati economici nelle prossime settimane per prendere una decisione informata a settembre. Gli esperti prevedono che, se la Fed dovesse tagliare i tassi, lo farà in modo graduale, per evitare shock improvvisi ai mercati. Tuttavia, con l’inflazione ormai sotto controllo e i segnali di rallentamento economico in aumento, è probabile che l’era dei tassi alti sia destinata a concludersi presto.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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