Vercelli è stata recentemente al centro di un incidente aereo che ha suscitato preoccupazione tra i residenti locali. Un velivolo, in avaria durante il volo, ha scaricato 72 tonnellate di cherosene sopra diverse zone della provincia, tra cui Santhià, Tronzano e San Germano.
L’episodio dell’aereo di Vercelli, accaduto il 24 agosto 2024, ha sollevato interrogativi sulla possibile contaminazione dell’ambiente, in particolare dei terreni agricoli e delle aree abitate. Infatti, il veicolo avrebbe scaricato ben 72 tonnellate di cherosene sopra diverse zone. Ma l’Arpa non sembra destare preoccupazione a riguardo.
L’incidente è avvenuto durante il volo di un aereo commerciale, costretto a rilasciare carburante per ridurre il peso e consentire un atterraggio di emergenza in sicurezza. Il cosiddetto fuel dumping, una procedura che, sebbene rara, viene applicata in situazioni critiche per garantire la sicurezza del velivolo e dei suoi passeggeri, è stato eseguito tra i cieli del Vercellese.
Le autorità competenti sono immediatamente intervenute per monitorare la situazione e valutare i potenziali rischi per la salute pubblica e l’ambiente. In particolare, l’Arpa Piemonte ha effettuato controlli nelle aree interessate per verificare la presenza di eventuali contaminazioni del suolo e dell’aria.
La risposta delle autorità
Secondo le prime analisi condotte dall’Arpa, non vi è stata alcuna contaminazione significativa dovuta allo scarico del cherosene. Questo risultato è stato comunicato per tranquillizzare i residenti preoccupati per la loro salute e per la possibile contaminazione delle risorse naturali, incluse le coltivazioni di riso, molto diffuse nella zona.
“L’evento, sebbene spettacolare, non ha causato danni ambientali rilevanti. Il cherosene disperso si è diluito rapidamente nell’atmosfera e non ha raggiunto concentrazioni pericolose per la salute umana o per l’ecosistema locale“, ha dichiarato un portavoce dell’Arpa.
Le reazioni della popolazione
Nonostante le rassicurazioni, molti residenti hanno espresso preoccupazione. Alcuni abitanti delle zone coinvolte hanno dichiarato di aver notato un odore persistente di carburante nelle ore successive all’incidente. Altri, specialmente tra gli agricoltori, hanno sollevato dubbi sui potenziali effetti a lungo termine del cherosene sulle coltivazioni.
“La nostra zona è famosa per le sue risaie, e qualsiasi rischio per la qualità del terreno o dell’acqua potrebbe avere conseguenze devastanti per l’economia locale“, ha affermato un agricoltore di Santhià. “Stiamo già affrontando sfide difficili a causa dei cambiamenti climatici, e ora dobbiamo anche preoccuparci di possibili contaminazioni da carburante“, ha aggiunto.
Precedenti e implicazioni
Questo non è il primo incidente di questo tipo verificatosi in Italia. Negli ultimi anni, diversi episodi simili si sono registrati vicino ad aeroporti importanti, come quello di Milano Malpensa, dove aerei in avaria hanno scaricato carburante prima di effettuare atterraggi di emergenza. Tuttavia, raramente si è riscontrata una contaminazione significativa del terreno o delle acque in seguito a questi eventi.
Il fenomeno del fuel dumping è regolato da norme internazionali molto severe, che impongono alle compagnie aeree di eseguire queste operazioni soltanto in zone specifiche e ad alta quota, proprio per minimizzare il rischio di impatti ambientali. Tuttavia, gli episodi recenti hanno sollevato interrogativi sulla necessità di rivedere queste procedure, soprattutto in aree densamente popolate o agricole.
L’incidente avvenuto nei cieli del Vercellese ha acceso il dibattito sull’uso del fuel dumping e sui potenziali rischi associati a questa pratica. Le rassicurazioni dell’Arpa Piemonte hanno alleviato le preoccupazioni immediate, ma la popolazione locale continua a chiedere ulteriori controlli e garanzie per il futuro. L’episodio sottolinea la necessità di un monitoraggio costante e di una gestione attenta delle emergenze aeree, affinché la sicurezza dei voli non metta in pericolo l’ambiente e la salute delle comunità.