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Giorgia Meloni torna al lavoro: “Eccomi qua, sono ricomparsa!”

Ironia contro i detrattori che la davano per irreperibile. È vero però che per alcuni giorni non si è saputo dove fosse il capo del Governo italiano

La premier Giorgia Meloni è tornata al centro dell’attenzione politica e mediatica con un breve video sui suoi canali social. Dopo la pausa estiva, il Presidente del Consiglio ha scelto di annunciare il suo rientro a Palazzo Chigi con un messaggio diretto e ironico: “Eccomi qua, sono ricomparsa!”. “Farò buon uso di questa energia” ha detto ancora Meloni, sulla quale si erano innescate polemiche politiche perché, per alcuni giorni, aveva fatto perdere le sue tracce non comunicando ufficialmente dove il capo del Governo italiano si trovasse. 

Meloni, “sparita” e poi “riapparsa”

Tanto che si erano diffuse immediatamente illazioni sul fatto che si fosse addirittura traferita all’estero in vacanza. Il rientro della premier è stato accolto con interesse da parte dei media e dei suoi sostenitori, ma anche con critiche dagli avversari politici. In particolare, Meloni ha sottolineato come, nonostante le sfide affrontate durante l’estate, si senta pronta ad affrontare con nuova determinazione i compiti che l’attendono. La frase “farò buon uso di questa energia” ha suscitato diverse reazioni, rappresentando per molti un segnale della sua volontà di riprendere le redini del Governo con ancora maggiore forza.

Giorgia Meloni premier Italia
Foto Ansa/Epa/Christophe Petit Tesson

Le sfide politiche

Certo, è anche vero che la presidente del Consiglio non ha fatto alcuna autocritica per aver determinato momenti di perplessità piuttosto seri. Per alcuni giorni la sua destinazione è stata tenuta segreta, come se non si trattasse del capo di un Governo ma di una privata cittadina. Adesso, però è tutto alle spalle.

E il mese di settembre si preannuncia un mese intenso per il Governo Meloni. La presidente del Consiglio dovrà affrontare delicate questioni politiche ed economiche. Fra queste il completamento del PNRR, la gestione della crisi migratoria e la definizione del prossimo bilancio. Meloni ha ribadito di essere determinata a portare avanti il suo programma con decisione, cercando di mantenere l’unità della maggioranza e rispondendo alle critiche dell’opposizione.

Ironia e strategia

L’uso dei social media da parte di Giorgia Meloni non è una novità. Così come si sa che il capo del Governo italiano punta moltissimo sui personal media per aggregare consenso attorno alla sua persona e all’esecutivo. Anche il tono ironico del video non è una novità. Meloni spesso, anche e soprattutto nel corso delle campagne elettorali, ha postato video a mo’ di sketch, di scenetta comica.

Schlein Meloni polemiche estive
Elly Schlein. Il PD ha polemizzato, così come altre forze di opposizione, sulla presunta “sparizione” di Meloni nei giorni scorsi. Foto Ansa/Filippo Venezia

Adesso, con la frase “richiamate tutte le unità” ha voluto scherzare sul ritorno al lavoro dopo le vacanze. Un messaggio che interpretato sia come un invito a riprendere l’attività con energia che come una sottile frecciata ai suoi detrattori.

La reazione dell’opposizione

Non sono mancate le reazioni da parte dell’opposizione. Il Partito Democratico ha criticato il tono leggero del video, considerandolo fuori luogo in un momento in cui il Paese si trova ad affrontare diverse crisi. Tuttavia, la Meloni ha dimostrato più volte di essere in grado di gestire le critiche con fermezza, mantenendo il controllo della comunicazione e ribadendo la sua leadership all’interno del Governo.

Il video “Eccomi qua” rappresenta quindi non solo il ritorno di Giorgia Meloni alla guida del Paese ma anche un modo per riaffermare la sua presenza scenica e politica in un momento cruciale per il nostro Paese. L’auspicio dei cittadini è però che dai video si passi ai fatti: l’Italia dovrà affrontare un autunno difficile.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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