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Polaris Dawn: arriva la prima passeggiata spaziale privata

Si tratta di un progetto dell'azienda SpaceX di Elon Musk, volto a favorire il turismo nel Cosmo, che ormai non è più fantascienza

La missione Polaris Dawn di SpaceX rappresenta un passo importante nell’evoluzione del volo spaziale commerciale, con l’ambizione di portare l’esplorazione oltre i limiti tradizionali. Previsto inizialmente per il 26 e poi per il 27 agosto 2024, il lancio è stato posticipato già 2 volte a causa di alcune problematiche tecniche. Tuttavia l’attesa resta alta per quella che potrebbe essere la prima missione che prevede una passeggiata spaziale privata. 

Gli obiettivi della missione

Polaris Dawn dovrebbe riuscire a partire il 30 agosto. Non è solo una missione spaziale privata: è una vetrina dell’ambizione di SpaceX di spingere i confini dell’esplorazione umana nello spazio. La missione dovrebbe raggiungere la quota più alta mai tentata da un equipaggio civile, superando persino l’orbita della Stazione Spaziale Internazionale (ISS).

Equipaggio Polaris Usa
L’equipaggio della missione Polaris Dawn che partirà dagli usa il 30 agosto 2024, salvo ulteriori rinvii. Foto X @PolarisProgram

Uno degli obiettivi principali sarà effettuare una passeggiata spaziale extraveicolare, la prima nella storia per un equipaggio privato. Questa impresa straordinaria si avvale del supporto di nuove tecnologie, tra cui le avanzate tute spaziali EVA (Extra-Vehicular Activity) che l’azienda SpaceX di Elon Musk ha progettato, e che rappresentano un’evoluzione significativa rispetto alle attrezzature utilizzate fino ad oggi.

L’equipaggio di Polaris

L’equipaggio di Polaris Dawn si compone da 4 membri, tra cui il miliardario Jared Isaacman, già noto per la missione Inspiration4 del 2021. Isaacman ha un ruolo di leadership in questa avventura, così dimostrando di voler proseguire il suo impegno nella promozione dell’esplorazione spaziale privata. Gli altri membri includono esperti di aviazione e personale altamente qualificato che ha già svolto missioni con SpaceX. Il team sarà sottoposto a numerose sfide durante il volo, incluso il rischio legato alle alte radiazioni a cui saranno esposti a causa della loro orbita estremamente elevata. Questo rende la missione Polaris Dawn una delle più rischiose finora affrontate da un equipaggio civile.

La passeggiata spaziale

Uno dei momenti più attesi della missione è la prima passeggiata spaziale privata. La missione Polaris Dawn rappresenterà una svolta epocale per l’esplorazione spaziale commerciale, dimostrando che anche missioni private possono raggiungere livelli di complessità finora riservati esclusivamente alle agenzie spaziali governative.

Missione Spazio Polaris
Foto X @SERobinsonJr

La riuscita di questa passeggiata aprirà la strada a future operazioni spaziali commerciali sempre più avanzate. Durante la passeggiata, l’equipaggio testerà nuove tecnologie e raccoglierà dati cruciali che potranno essere utilizzati per migliorare la sicurezza e l’efficienza delle future missioni nello spazio profondo.

Polaris, ritardi e aspettative

Nonostante l’entusiasmo intorno alla missione, Polaris Dawn ha dovuto affrontare diversi ritardi. Il più recente è stato causato da una perdita di elio individuata nel razzo Falcon 9, componente fondamentale per il lancio. Questo problema ha spinto SpaceX a rinviare il decollo per garantire la massima sicurezza dell’equipaggio e delle operazioni. Nonostante i ritardi, la missione continua ad attrarre l’attenzione globale per i suoi potenziali record e per l’importanza storica che potrebbe avere nel campo dell’esplorazione spaziale privata.

Implicazioni della missione

Polaris Dawn è solo la prima di una serie di missioni previste nell’ambito del programma Polaris, che mira a rendere lo Spazio sempre più accessibile. Il successo di questa missione potrebbe rappresentare un punto di svolta per il settore, e dimostrare che il volo spaziale non è più esclusiva delle grandi agenzie come Nasa o Esa (European space agency), ma anche imprenditori privati, purché miliardari come Elon Musk (che si dice pronto a “servire gli Usa) possono realizzarlo. Questa missione potrebbe avere profonde implicazioni per il futuro del turismo spaziale, della ricerca scientifica e della colonizzazione di altri pianeti, rendendo realtà molti dei sogni che l’umanità ha coltivato per decenni.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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