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Oliviero Toscani svela di avere l’amiloidosi: una malattia incurabile

Il fotografo ha perso 40 chili in un anno a causa di questa patologia che provoca un dannoso accumulo di proteine negli organi del corpo

Il celebre fotografo Oliviero Toscani, 82 anni, rinomato per le sue campagne pubblicitarie provocatorie e le sue posizioni controcorrente, ha concesso il 28 agosto un’intervista al Corriere della Sera svelando una notizia dolorosa. I medici gli hanno diagnosticato una malattia rara e incurabile: l’amiloidosi. Questa patologia, che colpisce gli organi vitali attraverso l’accumulo in essi di proteine in configurazione anomala, ha avuto un impatto devastante sulla sua salute. Lo ha portato a perdere 40 chili in un solo anno.

Una malattia senza cura

L’amiloidosi è una malattia complessa che può manifestarsi in diverse forme, a seconda degli organi coinvolti. Stando ai dati di Orphanet, la rete internazionale che riunisce le conoscenze sulle malattie rare, l’amiloidosi colpisce in media una persona ogni 100mila. In Italia ogni anno colpisce circa 800 persone.

La difficoltà principale nella gestione di questa malattia è la mancanza di una cura definitiva. Toscani, che ha sempre vissuto con passione e dedizione il suo lavoro, ha dichiarato di non temere la morte, ma di essere profondamente colpito dalla pesante qualità di vita che questa malattia gli impone. “Vivere così non mi interessa“, ha affermato, sottolineando come la sua quotidianità sia stata stravolta.

Amiloidosi, questo il nome del male incurabile che ha colpito Oliviero Toscani
Foto X @ROBZIK/Corriere della Sera

Toscani e il suicidio assistito

Nonostante la gravità della sua condizione, Toscani sembra mantenere un atteggiamento sereno nei confronti della morte. In diverse interviste recenti, ha parlato della sua accettazione del ciclo naturale della vita, riflettendo su quanto sia stato fortunato a poter vivere una vita piena di successi e soddisfazioni.

Tuttavia, la malattia di cui soffre, l’amiloidosi, ha inevitabilmente sollevato domande difficili. Fra queste l’eventuale ricorso al suicidio assistito. Nell’intervista al Corriere della Sera Toscani ha affermato di aver preso in considerazione la possibilità di rivolgersi a Marco Cappato per discutere delle opzioni a sua disposizione.

Come è noto, Marco Cappato è stato leader del Partito Radicale ed è un attivista per i diritti sul fine vita, fra i responsabili dell’Associazione Luca Coscioni. Nel 2017 fu Cappato ad accompagnare il dj Fabiano Antoniani – detto dj Fabo – alla clinica Dignitas di Zurigo affinché potesse procedere alla pratica del suicidio assistito, illegale in Italia. Dal caso dj Fabo in poi tutto ha cominciato a cambiare anche nel nostro Paese. Sebbene a tutt’oggi non esista una legge che regolamenti la materia del fine vita – a parte quella sulle Dat, le Disposizioni anticipate di trattamento, il cosiddetto testamento biologico una storica sentenza della Corte Costituzionale del 2019 ha aperto alla pratica del suicidio assistito.

Oliviero Toscani malattia
Il fotografo Oliviero Toscani nel 2023. Foto Ansa/Riccardo Antimiani

Una carriera rivoluzionaria

Tornando a Oliviero Toscani tutti sanno che si tratta di una figura iconica nel mondo della fotografia e della pubblicità. Le sue campagne per Benetton, che hanno sfidato le convenzioni e spesso provocato controversie, hanno lasciato un segno indelebile nella cultura visiva contemporanea. Toscani ha sempre creduto nel potere delle immagini di provocare cambiamenti sociali e di stimolare il dibattito pubblico su temi importanti, come la discriminazione, la guerra, e la malattia.

In questo momento difficile, Toscani riflette sul suo lascito artistico e personale. Nonostante la malattia, continua a credere fermamente nell’importanza della creatività e nel potere trasformativo dell’arte. “Ho vissuto bene e non ho paura di morire” ha dichiarato al Corriere della Sera. La diagnosi di amiloidosi segna una fase dolorosa nella vita del fotografo ma la sua eredità come artista e innovatore continuerà a vivere attraverso le sue opere.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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