NewsPrimo pianoTecnologia

Concord: un’esclusiva PlayStation che non ha convinto

Al numero attuale di giocatori attivi inferiore alle aspettative, si aggiunge anche il punteggio poco lunsinghiero ottenuto su Metacritic

Concord, lanciato come esclusiva per PlayStation 5 e PC nel mese di agosto 2024, era uno dei titoli più attesi dell’anno.

Sviluppato da Firewalk Studios e pubblicato da Sony Interactive Entertainment, il gioco si presentava come un hero shooter in stile multiplayer, con un’ambientazione futuristica e un forte focus sul PvP (giocatore contro giocatore). Tuttavia, nonostante le aspettative elevate, Concord non è riuscito a lasciare il segno, ricevendo critiche per vari aspetti che hanno minato la sua accoglienza sia da parte della critica che dei giocatori.

Concord
Cosa non ha funzionato con “Concord” – VelvetMag

Un potenziale non sfruttato

Concord aveva tutte le carte in regola per diventare un titolo di successo: un team di sviluppo esperto, una campagna di marketing imponente e un concept interessante. Il gioco, ambientato in un futuro distopico, prometteva intense battaglie tra squadre in arene caratterizzate da un design accattivante e da un gameplay dinamico. Tuttavia, al momento del lancio, molti giocatori hanno espresso insoddisfazione riguardo all’esperienza complessiva.

Una delle critiche principali riguarda la mancanza di innovazione. Nonostante il gameplay ricco di azione, molti lo hanno trovato troppo simile ad altri sparatutto già presenti sul mercato, come Overwatch e Destiny. L’assenza di elementi distintivi ha portato Concord a essere percepito come un titolo poco originale, incapace di offrire qualcosa di nuovo rispetto ai suoi concorrenti.

Problemi tecnici e scelte discutibili

Oltre alla mancanza di originalità, Concord è stato afflitto da diversi problemi tecnici che hanno influito negativamente sull’esperienza di gioco. Bug, lag e crash frequenti hanno reso difficile per molti giocatori godersi appieno il titolo, portando a una frustrazione diffusa nella community. Anche la gestione dei server ha sollevato critiche, con numerosi giocatori che hanno riscontrato difficoltà a connettersi o a rimanere in partita senza interruzioni.

Un altro aspetto che ha suscitato controversie è stato il modello economico del gioco. Nonostante Concord fosse venduto a prezzo pieno, molti contenuti aggiuntivi erano bloccati dietro microtransazioni, cosa che ha fatto infuriare la community. Questa scelta è stata vista come un tentativo di monetizzare eccessivamente l’esperienza di gioco, riducendo l’accessibilità di alcuni contenuti essenziali.

Concord flop
Perché “Concord” ha deluso le aspettative – VelvetMag

La risposta della community e dei critici

La reazione della community di Concord è stata piuttosto negativa fin dal lancio del gioco. Molti giocatori hanno espresso la loro delusione sui social media e sulle piattaforme di recensioni, portando a un abbassamento delle valutazioni del titolo su siti come Metacritic e Steam. Anche la critica specializzata non ha risparmiato giudizi severi, sottolineando come Concord non sia riuscito a mantenere le promesse fatte durante la fase di promozione.

Alcuni recensori hanno definito Concord un “fallimento tripla-A”, mettendo in evidenza come Sony abbia puntato molto su un progetto che, alla prova dei fatti, non è stato in grado di soddisfare le aspettative del pubblico. Questo insuccesso rappresenta un duro colpo per Firewalk Studios, che dovrà lavorare duramente per riconquistare la fiducia dei giocatori.

Conclusione

Concord è un esempio di come un gioco con grande potenziale possa fallire a causa di una serie di decisioni sbagliate e problemi tecnici. Nonostante il concept interessante e un team di sviluppo esperto, il titolo non è riuscito a distinguersi in un mercato altamente competitivo come quello degli sparatutto multiplayer. Resta da vedere se Firewalk Studios riuscirà a salvare il progetto con aggiornamenti futuri, o se Concord sarà destinato a essere ricordato come uno dei più grandi fallimenti di Sony PlayStation.

Lorenzo Cosimi

Cinema e tv

Romano, dopo la laurea triennale in Dams presso l’Università degli Studi Roma Tre, si è poi specializzato in Media, comunicazione digitale e giornalismo alla Sapienza. Ha conseguito il titolo con lode, grazie a una tesi in Teorie del cinema e dell’audiovisivo sulle diverse modalità rappresentative di serial killer realmente esistiti. Appassionato di cinema, con una predilezione per l’horror nelle sue molteplici sfaccettature, è alla ricerca costante di film e serie tv da aggiungere all’interminabile lista dei “must”. Si dedica alla produzione seriale televisiva con incursioni sui social.

Pulsante per tornare all'inizio