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Meloni ancora al vertice nei sondaggi: FdI sfiora il 30%

Il partito della premier vola nelle intenzioni di voto. L'autunno sarà 'caldo', però: l'inflazione mangia i salari e gli ospedali chiedono interventi

Gli ultimi sondaggi politici in Italia confermano il predominio di Giorgia Meloni e del suo partito. A quasi 2 anni dalle elezioni del 25 settembre 2022 che videro il trionfo di Fratelli d’Italia, il partito della premier si attesta attorno al 30% delle preferenze degli elettori. Nonostante il continuo supporto, però, emergono segnali di possibili sfide future per il Governo, soprattutto in relazione alla gestione dell’economia e della sanità pubblica.

FdI al 30%: leadership consolidata

Secondo i dati più recenti, dunque, Fratelli d’Italia continua a mantenere una posizione dominante sulla scena politica italiana, con una percentuale di consensi vicina al 30%. Questo risultato conferma la capacità di Meloni di consolidare il proprio ruolo di leader di riferimento del Centrodestra, superando con un ampio margine i principali avversari politici.

Il Partito Democratico (PD), guidato da Elly Schlein, non riesce a contrastare l’avanzata di FdI, fermandosi al 24%. La distanza tra i due principali partiti evidenzia una difficoltà per l’opposizione nel costruire una proposta politica capace di attrarre gli elettori e sfidare seriamente il Governo di destra.

Giorgia Meloni Italia
Foto Ansa/Paolo Levi

Le sfide per Meloni

Tuttavia malgrado i risultati dei sondaggi, più che lusinghieri dopo quasi due anni di Governo, Giorgia Meloni è tutt’altro che immune da critiche e pressioni. I sondaggi rivelano una crescente preoccupazione tra gli elettori su temi cruciali come l’inflazione e la gestione del sistema sanitario nazionale. L’aumento dei prezzi e le difficoltà nel settore sanitario sono questioni che potrebbero mettere alla prova la popolarità dell’esecutivo nei prossimi mesi.

L’inflazione, in particolare, sta erodendo il potere d’acquisto delle famiglie italiane, creando insoddisfazione e alimentando richieste di interventi più incisivi da parte del governo. Allo stesso modo, la situazione della sanità pubblica, con lunghi tempi di attesa e risorse limitate, rappresenta un nodo critico che potrebbe influenzare negativamente il consenso verso l’attuale esecutivo.

Le dinamiche del Centrodestra

All’interno della coalizione di Centrodestra, si osservano dinamiche interessanti, sempre stando ai più recenti sondaggi. Forza Italia (FI), sotto la guida di Antonio Tajani, riesce a distaccarsi dalla Lega, ottenendo circa il 9% dei consensi, mentre il partito di Matteo Salvini si attesta all’8,5%. Questo risultato potrebbe indicare una ridefinizione degli equilibri interni alla coalizione, con Forza Italia che cerca di ritagliarsi uno spazio maggiore rispetto agli alleati.

Elly Schlein sondaggi Giorgia Meloni
La segretaria del Pd Elly Schlein. Foto Ansa/Gianluigi Basilietti

La Lega, che fino a qualche anno fa rappresentava la principale forza del Centrodestra, sembra attraversare una fase di stallo, incapace di riguadagnare il terreno perso. La performance di Forza Italia e il calo della Lega potrebbero avere implicazioni significative per la tenuta della coalizione e la strategia futura del centrodestra.

Meloni e FdI, prospettive future

Mentre Fratelli d’Italia continua a essere in testa nei sondaggi, il futuro politico del Governo Meloni dipenderà dalla capacità di affrontare con successo le sfide economiche e sociali che l’Italia sta vivendo. Gli elettori apprezzano la stabilità offerta dal partito, ma attendono risposte concrete su problemi quotidiani come l’inflazione e la sanità.

Con l’avvicinarsi delle prossime scadenze elettorali, sarà cruciale per Giorgia Meloni e la sua squadra dimostrare di essere in grado di governare non solo sulla base del consenso attuale, ma anche attraverso politiche efficaci e risolutive. Le dinamiche interne al centrodestra e le reazioni dell’opposizione saranno altri fattori da tenere d’occhio per comprendere l’evoluzione del panorama politico italiano nei prossimi mesi.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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