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Truffe online, aumentano i casi di conti correnti svuotati

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In Italia, e in Puglia in particolare, si fanno sempre più frequenti le truffe in Rete e l’allarme per i conti correnti svuotati è in costante crescita. Numerosi cittadini si sono ritrovati con il proprio conto corrente svuotato senza alcun preavviso, vittime di truffe informatiche sempre più sofisticate. Questo fenomeno sta colpendo duramente la regione, lasciando molte persone in difficoltà economica e generando un senso di insicurezza diffuso.

Phishing e smishing

Le tecniche più comuni che i truffatori utilizzano sono il phishing e lo smishing. Nel caso del phishing, i pirati informatici inviano alla vittima della truffa email che sembrano provenire da istituzioni finanziarie affidabili. E chiedono di fornire informazioni sensibili come password e codici di accesso. Una volta ottenute queste informazioni, i criminali riescono ad accedere ai conti correnti e a svuotarli rapidamente.

Polizia truffe online Polizia truffe online
Foto Ansa/Polizia di Stato

Lo smishing, invece, è una variante del phishing che utilizza SMS al posto delle email. I messaggi, apparentemente inviati da banche o enti finanziari, contengono link fraudolenti che, se cliccati, permettono ai truffatori di accedere ai dati personali e bancari della vittima.

Secondo recenti rapporti, la Puglia è attualmente la quinta regione più colpita in Italia da questo tipo di truffe. Le autorità locali hanno registrato un aumento significativo dei casi di conti correnti svuotati, spesso senza che le vittime si rendano conto dell’accaduto fino a quando non è troppo tardi. Molti cittadini, infatti, scoprono di essere stati truffati solo quando verificano il saldo del loro conto corrente e trovano cifre molto inferiori rispetto a quelle attese.

Proteggersi dalle truffe

Le forze dell’ordine sono attivamente impegnate nelle indagini per identificare e arrestare i responsabili di queste truffe. Tuttavia, la natura transnazionale di molte di queste operazioni rende difficile tracciare i colpevoli. In molti casi, i truffatori operano dall’estero, utilizzando reti di computer compromessi per nascondere la loro posizione e rendere più complicata la loro identificazione.

Per proteggersi da queste truffe, è fondamentale adottare alcune precauzioni. Prima di tutto, è importante non cliccare su link sospetti ricevuti via email o SMS, anche se sembrano provenire da fonti affidabili. Inoltre, le banche non chiedono mai informazioni sensibili tramite questi canali. Quindi qualsiasi richiesta in tal senso deve considerarsi come potenzialmente fraudolenta.

Foto X @Cyberjulius22

Un altro passo cruciale è quello di monitorare regolarmente il proprio conto corrente, segnalando immediatamente alla banca qualsiasi movimento sospetto. Infine, l’utilizzo di sistemi di autenticazione a due fattori può offrire un ulteriore livello di sicurezza, rendendo più difficile per i truffatori accedere ai conti.

Educazione finanziaria

L’educazione finanziaria gioca un ruolo chiave nella prevenzione di queste truffe. Le banche e le autorità devono collaborare per informare i cittadini sui rischi associati al phishing e allo smishing, e su come difendersi efficacemente. Organizzare campagne informative e seminari può aiutare a sensibilizzare la popolazione e ridurre il numero di vittime.

In conclusione, l’aumento delle truffe in Puglia rappresenta un problema serio che richiede l’attenzione di tutti. È fondamentale che i cittadini siano consapevoli dei rischi e adottino tutte le misure necessarie per proteggere i propri conti correnti. Solo attraverso una maggiore vigilanza e un’educazione finanziaria adeguata sarà possibile arginare questa preoccupante ondata di truffe.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore. Segui Domenico su Facebook Segui Domenico su Linkedin

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