“Per la prima volta un populista di destra, Raffaele Fitto, membro del partito Fratelli d’Italia della prima ministra Giorgia Meloni, otterrà una carica di vertice nella Commissione europea. Fitto diventerà vicepresidente esecutivo della Commissione e sarà responsabile dell’economia e degli aiuti alla ricostruzione del Covid”. Lo scrive il quotidiano tedesco die Welt, segnalando che la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen avrà 5 vicepresidenti esecutivi.

Oltre a Fitto e all’Alto rappresentante Ue per la politica estera – carica per la quale è stata indicata l’ex premier estone Kaja Kallas – secondo la Welt von der Leyen vorrebbe tra i vicepresidenti esecutivi il conservatore lettone Valdis Dombrovskis. Già attuale vicepresidente, a lui andrebbero le deleghe per l’allargamento dell’Unione europea e la ricostruzione dell’Ucraina. In base alle notizie che il quotidiano tedesco ha raccolto, gli altri vicepresidenti esecutivi potrebbero essere la socialista spagnola Teresa Ribera Rodriguez con la delega per la transizione e il liberale francese Thierry Breton (industria e autonomia strategica). Quest’ultimo è l’attuale commissario al mercato interno.

Foto Ansa/Fabio Frustaci

Inoltre, sempre stando alle indiscrezioni di Die Welt, l’olandese Wopke Hoekstra si dovrebbe occupare delle relazioni commerciali. Mentre il nuovo commissario europeo per l’energia dovrebbe essere l’attuale ministro dell’industria ceco Josef Sikela. Lo slovacco Maros Sefkovic dovrebbe occuparsi della riduzione della burocrazia e delle questioni inter-istituzionali, mentre il polacco Piotr Serafin sarà responsabile del bilancio. Sarà lui a guidare quindi i negoziati sul nuovo bilancio settennale dell’Ue.

Il percorso di Fitto

Nato a Maglie, in provincia di Lecce, nel 1969, Raffaele Fitto ha alle spalle una lunga carriera politica iniziata negli anni ’90. Dopo essere stato eletto presidente della Regione Puglia nel 2000, Fitto ha continuato a costruire la sua carriera a livello nazionale ed europeo. È stato ministro per gli Affari Regionali nel Governo Berlusconi e, negli ultimi anni, ha consolidato la sua influenza a Bruxelles come membro del Parlamento Europeo. La sua nomina a Vicepresidente della Commissione Europea rappresenta, se confermata, il culmine di una carriera dedicata alle istituzioni.

Una delega cruciale

La delega all’economia è una delle più importanti all’interno della Commissione europea, specialmente in un periodo in cui l’Unione sta affrontando sfide economiche senza precedenti. La crisi energetica, l’inflazione e le conseguenze economiche della guerra in Ucraina richiedono una guida forte e determinata. Fitto dovrà coordinare le politiche economiche dell’Unione e promuovere la crescita e la stabilità finanziaria in un contesto globale molto incerto.

Ursula von der Leyen saluta Sergio Mattarella davanti a Giorgia Meloni al G7 in Puglia lo scorso giugno. Foto Ansa/Quirinale/Francesco Ammendola

Le aspettative dell’Italia

La nomina di Fitto non è solo un successo personale, ma anche un riconoscimento del ruolo crescente dell’Italia nell’arena europea. O almeno questo è ciò che si pensa all’interno del Governo Meloni. E adesso la premier, che si è adoperata per trattare personalmente il suo incarico con Ursula von der Leyen pur non facendola votare ai suoi all’Eurocamera, si attende politiche economiche più favorevoli all’Italia a livello europeo. Soprattutto in settori chiave come gli investimenti infrastrutturali, la transizione ecologica e la digitalizzazione.

Le sfide future per Fitto

Tuttavia, il percorso non sarà privo di ostacoli. La complessità delle dinamiche economiche europee, insieme alle pressioni politiche interne ed esterne, richiederà a Fitto di navigare abilmente tra le diverse priorità degli Stati membri della Ue e le esigenze del mercato unico europeo. Inoltre l’ex ministro del Governo Meloni dovrà affrontare il delicato equilibrio tra rigore finanziario e necessità di stimolare la crescita. Un tema che ha spesso diviso i paesi del nord e del sud Europa. In questo contesto, la capacità di mediazione e la conoscenza delle istituzioni europee di Fitto saranno essenziali.