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Navetta Starliner, un vero fiasco della Nasa

È tale l'immagine della missione che ha portato al blocco sulla ISS dei due astronauti Butch Wilmore e Sunita Williams

Un misterioso rumore è apparso all’interno della navetta spaziale Starliner della Boeing, attualmente attraccata alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Si tratta di un episodio insolito che ha attirato l’attenzione della comunità scientifica e dell’opinione pubblica. L’origine del suono rimane sconosciuta, e le indagini sono in corso per determinare la natura e l’eventuale pericolo associato a questo fenomeno.

Rumore sulla Starliner

Il suono è stato registrato per la prima volta durante una delle consuete sessioni di monitoraggio a bordo della ISS. L’astronauta Butch Wilmore, che si trovava a bordo della Starliner, ha comunicato immediatamente con il controllo missione a Houston (Texas), riportando la presenza di un rumore anomalo. “Ehi Houston, sentiamo strani rumori“, è stata la frase con cui ha descritto la situazione, determinando una serie di verifiche da parte degli ingegneri della NASA e della Boeing.

Astronauti navetta Starliner
Butch Wilmore (a sinistra) e Suni Williams della Starliner. Foto Ansa/Epa Cristobal Herrera Ulashkevic

Ipotesi e preoccupazioni

Il rumore, descritto come un suono intermittente e di origine sconosciuta, ha sollevato diverse ipotesi tra gli esperti. Alcuni suggeriscono che potrebbe trattarsi di un fenomeno acustico legato alle strutture della Starliner, forse dovuto a vibrazioni o a una qualche forma di risonanza meccanica.

Altri, invece, non escludono che il suono possa provenire da un malfunzionamento di un componente o da una perdita di pressione in una delle sezioni della Starliner. Le preoccupazioni crescono a causa del fatto che, fino ad ora, tutti i tentativi di identificare la fonte del rumore sono risultati vani. La sicurezza degli astronauti a bordo è la priorità assoluta, e non si escludono misure drastiche. Il problema però è un altro: la navetta è bloccata e non è più in grado di ripartire a causa di un guasto. I due astronauti presenti sulla ISS, Butch Wilmore e Sunita Williams, non potranno tornare sulla Terra prima del febbraio 2025.

Spazio navetta Starliner
La navicella spaziale Starliner, su un razzo United Launch Alliance Atlas V, si solleva dallo Space Launch Complex-41 nella Cape Canaveral Space Force Station in Florida, USA, il 5 giugno 2024. Foto Ansa/Epa Cristobal Herrera-Ulashkevic

Conseguenze per la missione

Il rilevamento di questo suono anomalo potrebbe avere ripercussioni significative sul futuro della Starliner e delle sue missioni. La navetta, che ha già affrontato ritardi e problemi tecnici durante il suo sviluppo, è vista come un elemento chiave nel programma spaziale statunitense, soprattutto come alternativa alla navetta Dragon di SpaceX per il trasporto di astronauti. E tuttavia adesso sarà proprio Dragon a dover riportare sulla Terra i due astronauti bloccati sulla Stazione Spaziale Internazionale.

Se il problema dovesse rivelarsi serio, potrebbe causare ulteriori ritardi nelle future missioni della Starliner e potrebbe anche influenzare la fiducia delle agenzie spaziali internazionali nella navetta. La Boeing, da parte sua, ha dichiarato di essere impegnata a fondo nella risoluzione del problema, lavorando a stretto contatto con la NASA per garantire la sicurezza e l’affidabilità della Starliner.

Il futuro della Starliner

Mentre le indagini continuano, la comunità scientifica e l’opinione pubblica rimangono in attesa di risposte. La speranza è che il rumore possa essere identificato e risolto senza compromettere ulteriormente le operazioni della Starliner. Tuttavia, questo incidente sottolinea quanto siano complesse e imprevedibili le missioni spaziali, e quanto sia cruciale il ruolo della tecnologia e della preparazione nel garantire il successo di ogni singola missione. In ogni caso, questo enigma sonoro rappresenta una nuova sfida per la Starliner e per l’intero programma spaziale della NASA, che dovrà dimostrare ancora una volta la sua capacità di affrontare e superare anche gli ostacoli più imprevisti.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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