Rigivan Ganeshamoorthy ha fatto la storia alle Paralimpiadi di Parigi 2024, conquistando la medaglia d’oro nel lancio del disco e stabilendo un nuovo record mondiale nella categoria F52. L’atleta, che ha origini srilankesi ma vive a Roma, è stato protagonista di una performance straordinaria, migliorando il record mondiale ben tre volte durante la competizione. La sua vittoria non è solo un trionfo sportivo, ma anche un simbolo di resilienza e determinazione.

Origini e carriera sportiva

Rigivan Ganeshamoorthy. Crediti: Ansa – VelvetMag

Nato a Dragona, un quartiere di Roma, Rigivan ha iniziato a praticare sport sin da giovane, ma è stata l’atletica a diventare la sua vera passione. Dopo un incidente che gli ha causato una grave lesione spinale, ha trovato nella disciplina del lancio del disco una nuova ragione di vita. Grazie alla sua forza di volontà, è riuscito a superare le difficoltà e a emergere come uno degli atleti paralimpici più promettenti d’Italia.

Un simbolo di integrazione e resilienza

Oltre ai suoi successi sportivi, Rigivan è diventato un simbolo di integrazione. La sua storia è quella di un giovane che ha saputo affrontare non solo le sfide legate alla disabilità, ma anche il razzismo. Dopo la sua vittoria, infatti, ha dovuto affrontare insulti razzisti sui social media, ai quali ha risposto con dignità, definendo gli autori di tali commenti come “ignoranti”. Questi episodi, seppur negativi, hanno contribuito a rafforzare la sua immagine di atleta e uomo, capace di rappresentare i valori di uguaglianza e rispetto.

La dedica alla sua città e alle persone care

Dopo aver vinto l’oro, Rigivan ha dedicato la medaglia alla sua famiglia e alla sua città, Dragona. Con la sua consueta ironia e il caratteristico accento romano, ha sottolineato come il sostegno delle persone a lui vicine sia stato fondamentale per raggiungere questo traguardo. Le sue parole, semplici ma cariche di emozione, hanno fatto breccia nei cuori degli italiani, rendendolo ancora più amato dal pubblico.

Un’intervista memorabile

Rigivan Ganeshamoorthy. Crediti: Ansa – VelvetMag

Le interviste post-gara di Rigivan sono diventate virali sui social media. Con il suo modo di fare spontaneo e l’ironia tipicamente romana, ha conquistato tutti. “Che devo dì? Se vedemo“, ha detto ai giornalisti, sintetizzando con poche parole il suo stato d’animo dopo la vittoria. Questa battuta, ormai famosa, è diventata il simbolo della sua personalità: un mix di umiltà, determinazione e spirito positivo.

Il futuro di Rigivan

Con questo successo, Rigivan Ganeshamoorthy ha dimostrato di essere non solo un campione nello sport, ma anche un modello di vita. Il suo percorso è un esempio di come la determinazione possa superare ogni ostacolo. Dopo la vittoria alle Paralimpiadi di Parigi 2024, il futuro per Rigivan sembra ancora più luminoso, con nuovi obiettivi da raggiungere e nuove sfide da affrontare.

Conclusione

Rigivan Ganeshamoorthy ha scritto una pagina indimenticabile della storia sportiva italiana, dimostrando che, con il coraggio e la forza d’animo, è possibile superare ogni difficoltà. La sua vittoria alle Paralimpiadi non è solo una medaglia d’oro, ma un messaggio di speranza e integrazione, che risuonerà a lungo nel cuore di tutti gli italiani.