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Nuova rottamazione: un’altra opportunità per i contribuenti

Si prepara la "Quinquies" ma è importante che coloro che sono in debito col Fisco facciano bene i loro calcoli

La rottamazione delle cartelle esattoriali, un’opportunità che negli anni passati ha permesso a milioni di italiani di sanare le proprie posizioni fiscali, si arricchisce di un nuovo capitolo. Ossia della rottamazione “Quinquies”. Questa misura, che si prevede sarà introdotta a breve, mira a fornire un ulteriore strumento per regolare i debiti con il fisco, ma porta con sé interrogativi su efficacia e convenienza.

Rottamazione, le norme

La rottamazioneQuinquies” si inserisce nel quadro delle misure fiscali straordinarie adottate dal governo per agevolare i contribuenti in difficoltà. Questa nuova versione si propone di migliorare i risultati ottenuti dalle precedenti edizioni, che avevano comunque permesso di recuperare somme significative, ma non senza difficoltà. Le rottamazioni precedenti, come la “Quater“, hanno mostrato che molti contribuenti hanno trovato difficile rispettare le scadenze di pagamento, portando a una percentuale elevata di rate non saldate. Con la “Quinquies“, l’obiettivo è di offrire condizioni ancora più favorevoli, tra cui l’allungamento dei tempi di pagamento e la riduzione degli interessi.

Rottamazione cartelle esattoriali
Foto Ansa

Le novità della “Quinquies

Una delle principali novità della rottamazioneQuinquies” è l’estensione del periodo di pagamento fino a 10 anni. Una misura che dovrebbe rendere più sostenibile per i contribuenti l’onere di sanare le proprie pendenze. Questa dilazione potrebbe essere particolarmente utile per chi ha accumulato debiti di notevole entità. Inoltre, si prevede una significativa riduzione degli interessi e delle sanzioni, che si calcoleranno con criteri più vantaggiosi rispetto alle precedenti edizioni della rottamazione. Questo aspetto è cruciale per rendere più attraente la nuova misura e incentivare un maggior numero di contribuenti ad aderirvi.

Benefici e criticità

Il Governo spera che la rottamazione “Quinquies” possa contribuire a ridurre il carico di lavoro dell’Agenzia delle Entrate. Negli ultimi anni l’Agenzia ha accumulato una mole significativa di cartelle non saldate. La sanatoria potrebbe inoltre migliorare i flussi di cassa per lo Stato, sebbene dilazionati nel tempo. Tuttavia, non mancano le critiche. Alcuni esperti fiscali sottolineano che la continua riproposizione di misure straordinarie di sanatoria rischia di minare la fiducia nel sistema fiscale. E di creare un pericoloso precedente. Il timore è che i contribuenti possano aspettarsi costantemente nuove rottamazioni, disincentivando il rispetto delle scadenze ordinarie.

Fisco Agenzia Entrate Rottamazione cartelle esattoriali
Foto Ansa

Come aderire alla “Quinquies

Per aderire alla rottamazioneQuinquies“, i contribuenti dovranno presentare una domanda all’Agenzia delle Entrate entro una scadenza ancora da stabilire. Sarà possibile effettuare il pagamento in modalità rateale, con la prima rata da versare al momento dell’adesione. L’adesione alla rottamazione comporta l’accettazione di un piano di pagamento concordato, che sarà vincolante e dovrà essere rispettato per evitare la decadenza del beneficio e il ripristino del debito originario, comprensivo di sanzioni e interessi.

La rottamazioneQuinquies” rappresenta una nuova occasione per chiudere i conti con il passato e rimettersi in regola con il fisco. Tuttavia, prima di aderire, è importante valutare attentamente la propria capacità di sostenere il piano di pagamento proposto. Solo un’analisi accurata delle proprie finanze può aiutare a prendere una decisione informata e benefica a lungo termine. La “Quinquies” potrebbe essere l’ultima di una lunga serie di sanatorie, o semplicemente un nuovo capitolo, in una saga che continuerà a riproporsi periodicamente.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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