La famosa top model australiana Elle Macpherson ha recentemente rivelato di aver vissuto una battaglia segreta contro il cancro al seno per ben sette anni. Nonostante le raccomandazioni di 32 medici di sottoporsi a chemioterapia, la modella ha deciso di rifiutare i trattamenti tradizionali e di optare per un approccio olistico e spirituale. La sua scelta ha destato scalpore e acceso un intenso dibattito, sollevando questioni su come affrontare la malattia.
La diagnosi e il rifiuto della chemioterapia
Macpherson, conosciuta nel mondo della moda come “The Body” per la sua figura statuaria, ha scoperto di avere un tumore al seno nel 2016. La diagnosi, che ha sconvolto la sua vita, l’ha portata a consultare numerosi specialisti. Tuttavia, nonostante le indicazioni unanimi dei medici di intraprendere un percorso di chemioterapia, Macpherson ha deciso di non seguire i protocolli oncologici convenzionali. In un’intervista recente, la modella ha dichiarato di aver rifiutato la chemio per seguire quello che sentiva essere il suo cammino personale verso la guarigione. Ha scelto di affidarsi a metodi alternativi, includendo la preghiera, la meditazione e cambiamenti nello stile di vita, come una dieta specifica e l’adozione di pratiche olistiche.
L’approccio olistico e le controversie
Elle Macpherson ha dichiarato di aver intrapreso un percorso di cura basato su un approccio olistico, che ha definito “intuitivo e guidato dal cuore“. Questo metodo, che si concentra sul benessere globale della persona piuttosto che solo sulla malattia, ha incluso l’uso di rimedi naturali, terapie energetiche e pratiche spirituali. La scelta della top model ha sollevato non poche polemiche, soprattutto tra gli esperti del settore medico. Molti oncologi hanno espresso preoccupazione per la promozione di metodi alternativi che, secondo la comunità scientifica, non hanno alcun fondamento clinico nel trattamento del cancro. Gli oncologi sottolineano che, nonostante il desiderio di molte persone di esplorare strade diverse, la chemioterapia, insieme alla chirurgia e alla radioterapia, rimane uno dei metodi più efficaci per trattare il cancro al seno.
Le critiche degli esperti
Uno dei principali punti di discussione riguarda la potenziale pericolosità della scelta di Elle Macpherson di rifiutare i trattamenti tradizionali. Lucia Del Mastro, direttrice della Clinica di oncologia medica all’Università di Genova/Irccs Ospedale Policlinico San Martino, ha dichiarato come riporta Ansa: “La modella ha seguito i protocolli standard previsti per il particolare tipo di tumore che aveva, ovvero un carcinoma al seno intraduttale estrogeno-recettivo HER2-positivo. Dunque non siamo dinanzi ad alcun metodo non tradizionale. Il carcinoma intraduttale per definizione non dà metastasi e si tratta di una specie di lesione precancerosa. Il trattamento standard per questa neoplasia prevede la chirurgia con l’asportazione del nodulo e poi una eventuale radioterapia per prevenire il rischio di recidive locali“.
La top model, tuttavia, ha continuato a difendere la sua scelta, sostenendo che il suo approccio l’ha aiutata a trovare un equilibrio interiore e a gestire meglio la malattia. Macpherson ha inoltre affermato di sentirsi più forte e in pace grazie al suo percorso spirituale e ai cambiamenti nel suo stile di vita.
Un messaggio controverso
La rivelazione della battaglia contro il cancro di Elle Macpherson ha attirato l’attenzione globale, sia per il coraggio della top model nel raccontare la sua storia, sia per la controversia che ha generato. Molti dei suoi fan hanno espresso ammirazione per la sua forza e determinazione, mentre altri hanno criticato aspramente la sua scelta di evitare trattamenti oncologici consolidati.
La sua storia evidenzia il delicato equilibrio tra il desiderio di esplorare percorsi alternativi di guarigione e l’importanza di seguire i protocolli medici raccomandati. Mentre per alcune persone i metodi alternativi possono rappresentare un supporto psicologico, è essenziale che vengano affiancati da cure mediche comprovate, soprattutto in caso di malattie gravi come il cancro. In definitiva, la vicenda di Elle Macpherson mette in luce un tema cruciale nella medicina moderna: come affrontare la malattia bilanciando il desiderio di autonomia e l’importanza di seguire le indicazioni della comunità scientifica.