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Il ministro Sangiuliano al Tg1: “Non sono ricattabile”

Ma ora la sua ex amante Maria Rosaria Boccia potrebbe pubblicare altre foto, video e telefonate imbarazzanti

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha svelato pubblicamente, intervistato a lungo in diretta sul Tg1 delle 20 del 4 settembre, di aver avuto una relazione sentimentale con Maria Rosaria Boccia. Si tratta dell’influencer da quasi 40mila follower su Instagram, imprenditrice di moda, che sta facendo tremare il Governo Meloni. Sangiuliano ha spiegato quasi in lacrime la natura del suo legame con la donna e i motivi che lo hanno spinto a presentare le dimissioni, che tuttavia Giorgia Meloni ha respinto.

Sangiuliano ha dichiarato: “Ho sempre cercato di mantenere una distinzione tra la mia vita privata e il mio ruolo pubblico, ma ora, con questa situazione, mi sento obbligato a spiegare“. Ha poi sottolineato come la sua relazione con Boccia non influenzasse il suo operato ministeriale e come si fosse sempre impegnato a evitare situazioni che potessero mettere in discussione la sua integrità morale.

Gennaro Sangiuliano dimissioni respinte
Foto X @AntonioDNA67

Sangiuliano e le dimissioni respinte

Dopo aver reso pubblica la sua relazione e aver chiesto scusa in diretta Tv a sua moglie, alla premier e ai suoi collaboratori, Sangiuliano ha affermato di aver presentato le dimissioni al Presidente del Consiglio. Tuttavia, ha subito chiarito, Meloni le ha respinte, dimostrando il suo sostegno verso il ministro. “Ho parlato con la premier“, ha detto Sangiuliano, “e ho spiegato che, per la mia serenità e per quella della mia famiglia, avevo deciso di fare un passo indietro. Meloni, però, ha scelto di respingere le mie dimissioni e di sostenere la mia posizione.”

Meloni, in effetti, ha espresso piena fiducia nei confronti del ministro della Cultura, sottolineando come la questione rientri nella sfera privata e non abbia conseguenze sul suo operato all’interno del Governo. Tuttavia questo non ha placato le critiche, soprattutto da parte delle opposizioni, che vedono nell’intervista al Tg1 un uso privato della televisione pubblica, che dovrebbe invece essere al servizio dei cittadini e non di questioni personali.

Le critiche delle opposizioni

L’intervento di Sangiuliano al maggiore Tg della Rai ha immediatamente scatenato un’ondata di reazioni politiche, con le opposizioni che hanno sollevato numerosi interrogativi sulla condotta del ministro. Ma anche sull’opportunità di utilizzare uno spazio televisivo pubblico per risolvere questioni personali.

Il problema è più ampio, però: è vero o no che l’amante di Sangiuliano ha avuto accesso a documenti riservati di Stato in preparazione del G7 della Cultura senza averne alcun titolo formale? È vero o no che viaggi e trasferte che la donna ha fatto col ministro Sangiuliano sono state pagate col denaro pubblico dei contribuenti?

Maria Rosaria Boccia contro Gennaro Sangiuliano
Foto X @WariboTest

Esistono altri documenti/foto/video/telefonate indebitamente registrate che rendono ricattabile Sangiugliano e forse altri esponenti del Governo Meloni?

Domande a cui il ministro della Cultura ha risposto negando ogni possibilità anche remota di condizionamenti e/o effetti negativi. Tuttavia il dubbio resta perché Maria Rosaria Boccia sta meticolosamente centellinando uno sbugiardamento quasi quotidiano delle affermazioni del suo ex amante e persino della premier Meloni che lo difende.

Brutto momento per il Governo

Mentre Giorgia Meloni continua a sostenere il suo ministro, non è ancora chiaro quali saranno le conseguenze politiche di questo caso. Alcuni alleati che guardano con preoccupazione alla possibile strumentalizzazione di questioni private per fini politici. Allo stesso tempo, le opposizioni non sembrano intenzionate a lasciar cadere la questione, con la richiesta sempre più insistente di un’indagine approfondita sulla condotta di Sangiuliano. Paradossalmente l’intervista al TG1 potrebbe segnare un punto di svolta negativo nella carriera del ministro, che non sembra avere davanti a sé un grande futuro in politica.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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