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Licia Ronzulli: “Sangiuliano? Rovinato dal ‘Fattore F'”

Fattore Femmina, sostiene la senatrice favorita dal fu Silvio Berlusconi, che nomina i politici "rovinati dalle donne" tranne il fondatore di FI

Licia Ronzulli, senatrice di Forza Italia, è tornata sotto i riflettori in relazione al caso Sangiuliano. Una vicenda che ha visto emergere tensioni fortissime all’interno del Governo, ben oltre Fratelli d’Italia, il partito di riferimento della premier Meloni e dello stesso ministro della Cultura.

Al centro della questione si trova il ‘Fattore F’, ha affermato intervistata in Tv Licia Ronzulli. Una donna politica che molte malelingue accusano ancora oggi di aver fatto carriera fra gli scranni parlamentari in quanto fra le presunte amanti di Silvio Berlusconi. Ronzulli indica ora nel Fattore Femmina (per non dire qualcos’altro) la causa della rovina politica di Sangiuliano, al pari di tanti altri uomini politici in passato.

Licia Ronzulli caso Sangiuliano
Licia Ronzulli. Foto Ansa/Federica Zaniboni

Ronzulli e il caso Sangiuliano

Il caso Sangiuliano prende il nome dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. E riguarda una serie di faccende fra il pubblico e il privato, per certi aspetti ormai al limite del ridicolo, che stanno travolgendo il capo di Mibac. Ma il punto è che stanno soprattutto mettendo in forte imbarazzo il Governo Meloni. E la premier in persona, che appare in difficoltà politica seria per le intemerate del suo mnistro. Nell’intervista al Tg1 del 4 settembre Sangiuliano ha pubblicamente ammesso il suo rapporto con l’amante, l’imprenditrice del settore moda Maria Rosaria Boccia. E ha chiesto scusa alla moglie Federica Corsini in diretta Tv.

Ma non si tratta però di un semplice fatto di tradimenti privati. Sangiuliano aveva nominato Boccia Consigliera per i grandi eventi al Mibac, salvo poi revocare tale nomina all’ultimo momento. Nel frattempo, tuttavia – per mesi – l’imprenditrice influencer (100mila follower su Instagram) avrebbe avuto accesso a documenti e informazioni di Stato, riservate. Persino sull’organizzazione del G7 della Cultura in programma a metà settembre. E avrebbe viaggiato, per sua stessa ammissione, molto spesso col ministro – non si capisce se a spese dei contribuenti o no – accompagnandolo in lunghe trasferte in tutta Italia.

Boccia e Sangiuliano parere Licia Ronzulli
Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia. Foto X @SCRIGNOMAGICO

“Politici rovinati dalle donne”

In questo contesto, il ruolo di Licia Ronzulli salta fuori alla pubblica attenzione perché i cronisti la interpellano sulla faccenda Sangiuliano. Ronzulli, nota per il suo stretto legame con il defunto fondatore di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha risposto così a chi le chiedeva una riflessione sintetica sul caso Sangiuliano. “Come mai? Diciamo che potremmo scrivere un libro e chiamarlo volgarmenteFattore F’” ha scherzato, ma fino a un certo punto, ospite di L’aria che tira su La7. “Ne abbiamo visti tanti di uomini di potere rovinarsi per le donne, non è né il primo né l’ultimo. Clinton, Mitterand, Hollande, in Italia potremmo aprire tanti capitoli“.

Curioso (ma non troppo) che Ronzulli non abbia fatto il nome del suo mentore Silvio Berlusconi. Circa il quale non scomparirà mai la nomea del “bunga bunga“, ovvero gli incontri a sfondo sessuale con varie donne che avvenivano nella dimora dell’allora premier ad Arcore, mascherate da “cene eleganti“. Ma tornando a Ronzulli si è visto anche un siparietto dopo che la senatrice ha lanciato nella discussione televisiva il Fattore F. “L’irresistibile fascino delle donne, Fattore Femmina immagino” ha infatti chiosato il conduttore Francesco Magnani cercando di allontanare subito i sorrisini maliziosi riguardo a quella “F”. “Assolutamente” ha confermato la forzista.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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