Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, ha completato in questi ultimi mesi un tour diplomatico in Europa, con tappe a Parigi e Berlino. Nel corso di questo fine settimana vedrà Giorgia Meloni al Forum Ambrosetti di Cernobbio (sul lago di Como). Viaggi che hanno l’obiettivo di rafforzare il sostegno dei principali Paesi europei nella guerra in corso ormai da 2 anni e mezzo contro i russi invasori.
Zelensky, incontri in Europa
Zelensky intende cercare nuove vie di dialogo per la pace ma proseguendo intanto a fare la guerra. Incontri cruciali si sono svolti con il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz. La presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni, dopo aver ricevuto il suo omologo ucraino lo scorso anno a Roma, si prepara a negoziare con lui nelle prossime ore. A Parigi Zelensky è stato accolto dal presidente Emmanuel Macron, uno dei principali alleati dell’Ucraina in Europa. Il capo di Stato francese ha ribadito la sua ferma condanna dell’invasione russa e ha promesso ulteriori aiuti militari all’Ucraina. Durante l’incontro, i due leader hanno discusso dell’importanza di intensificare la cooperazione in ambito di sicurezza.
Con particolare attenzione alle forniture di armamenti e alla formazione delle forze armate ucraine. Macron ha anche sottolineato la necessità di mantenere alta la pressione diplomatica sulla Russia, dichiarando che ogni visita di Zelensky in Europa è un segnale importante anche per Mosca. La Francia si è impegnata a fornire ulteriori sistemi difensivi, tra cui missili a lunga gittata e droni, cruciali per le operazioni militari ucraine sul campo.
Scholz e il sostegno tedesco
Subito dopo l’incontro a Parigi, Zelensky si è recato a Berlino, dove ha incontrato il cancelliere tedesco Olaf Scholz. La Germania, uno dei maggiori finanziatori della difesa ucraina, ha confermato il suo impegno a lungo termine per sostenere Kiev. Durante il meeting, Scholz ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari, che include carri armati, veicoli corazzati e munizioni.
Il cancelliere ha ribadito che la Germania continuerà a lavorare con i partner europei e della NATO per rafforzare la resistenza dell’Ucraina e porre fine all’aggressione russa. Zelensky ha espresso grande apprezzamento per il supporto di Berlino, definendolo essenziale per le operazioni militari in corso e per la sicurezza del suo paese.
Francia e Italia con Kiev
L’ultima tappa del tour di Zelensky è col Governo di Roma in occasione del Forum Ambrosetti, ossia uno dei più importanti appuntamenti per l’economia italiana. Nato mezzo secolo fa col lo scopo di far incontrare gli imprenditori del nostro Paese, il Forum si è trasformato negli anni in un grande evento internazionale.
A Palazzo Chigi il capo di Stato ucraino ha incontrato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni già lo scorso anno. L’Italia, fin dall’inizio del conflitto, ha sostenuto le sanzioni contro la Russia e ha inviato aiuti umanitari e militari all’Ucraina. Durante il colloquio di Cernobbio Meloni confermerà l’impegno italiano nel fornire assistenza militare a Kiev, sottolineando al contempo l’importanza di mantenere l’unità all’interno dell’Unione Europea.
Zelensky ha sempre elogiato l’Italia per il suo sostegno costante, ma ha anche affrontato la delicatezza dei rapporti interni all’Unione europea, facendo riferimento alle tensioni con la Francia riguardo la gestione della guerra e il coinvolgimento di Roma nei principali tavoli diplomatici.
Zelensky e il futuro dell’Ucraina
Il tour nel 2024 di Zelensky in Europa occidentale rappresenta un passo cruciale per il rafforzamento delle relazioni tra Kiev e i principali paesi della Ue. Il sostegno di Macron, Scholz e Meloni non è solo simbolico, ma si traduce in aiuti concreti sul campo di battaglia. L’unità dell’Europa nel fornire supporto economico e militare a Kiev è fondamentale non solo per il successo delle operazioni militari ucraine, ma anche per la stabilità della regione. L’Ucraina, intanto, ha sviluppato per la prima volta un proprio missile balistico: un’escalation che non fa ben sperare perché determinerà a ‘risposta’ della Russia.