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Da Sangiuliano un avvertimento brutale ai giornali. Meloni: “Sua vicenda è privata, Governo forte”

L'ex ministro della Cultura, dimessosi dopo essere stato travolto dal caso Boccia, promette che chiederà milioni di risarcimento per le "fake news"

Il presidente della della Repubblica, Sergio Mattarella, ha nominato a tempo di record, poco dopo le dimissioni di Gennaro Sangiuliano, il nuovo ministro della Cultura: Alessandro Giuli. La premier Giorgia Meloni ha scelto di voltare pagina senz’altri indugi perché lo scandalo della vicenda fra Sangiuliano e la sua presunta amante, Maria Rosaria Boccia, è finita sui giornali di mezzo mondo, minando la credibilità stessa della presidente del Consiglio. “Ringrazio Sangiuliano per il lavoro svolto – ha detto Meloni a Cernobbio – la sua è una vicenda privata, il Governo non è indebolito”.  

Una vicenda che invece i media disegnano come emblematica di un’inaccettabile conflitto di interessi e gioco di ricatti privati nelle stanze del potere. A fare le spese dei quali rischia di essere la credibilità dello Stato e l’onorabilità dei cittadini contribuenti. Ma è davvero così? Mentre Boccia nell’intervista alla trasmissione In Onda sul La7, la sera del 6 settembre, ha ribadito le sue verità e ha fatto nuove, pesanti, allusioni a presunte ‘relazioni pericolose’ dell’ex ministro Sangiuliano con altre donne, quest’ultimo è partito al contrattacco.

Sangiuliano e Meloni a confronto a Palazzo Chigi prima delle dimissioni del ministro
Foto Ansa/VelvetMag

Si sa: oggi i processi si fanno sui mass media e sui social media. E la reputazione personale e professionale appare a molti maggiormente garantita dalla fama digitale che dalla eventuale giustizia resa da un tribunale. Perciò il 7 settembre Gennaro Sangiuliano ha concesso un’intervista al Messaggero in cui non ha usato mezzi termini e ha mandato un avvertimento brutale alla libera stampa: “So bene come si fanno le querele ai giornalisti” ha affermato, lui che è stato direttore del Tg2. E ha puntato il dito contro “la pericolosità devastante delle fake news” che ora “conosco purtroppo direttamente sulla mia pelle. Anche se mai avrei immaginato un cinismo così terribile e un disprezzo della persona tanto forte“. Ora dalle sue querele ai giornali si aspetta “milioni e milioni di risarcimento“.

“Mio comportamento impeccabile”

Al Messaggero Sangiuliano ha quindi spiegato: “Voglio recuperare anche i miei sentimenti, stare vicino a mia moglie di cui resto innamorato e fare un bilancio della mia vita politica. Vogliono farmi passare per un reietto ma io mi sento a posto con la coscienza: non ho tradito le istituzioni, non ho usato neanche un euro di soldi pubblici per un caffè. La Corte dei Conti vuole indagare? Ben venga, è tutto nel mio interesse dimostrare l’impeccabilità di comportamento“. E alla domanda se tornerà in Rai ha risposto: “Certo che ci tornerò. Come hanno fatto Marrazzo, Badaloni e tanti altri che presero l’aspettativa per impegnarsi in politica. Sono un dipendente Rai a tempo indeterminato. Tornerò al mio lavoro e nell’azienda dove sono cresciuto. Ma non voglio un posto di rilievo“.

Boccia e Sangiuliano post Instagram
Il post su Instagram con cui, lo scorso agosto, Maria Rosaria Boccia annunciava la nomina, mai avvenuta, a Consigliera del ministro Sangiuliano. Foto Ansa/Instagram @mariarosariabocciaofficial

Boccia attacca Sangiuliano

Dal canto suo la presunta amante di Gennaro Sangiuliano, Maria Rosaria Boccia – la Consigliera del ministro per i grandi eventi la cui formalizzazione della nomina era stata cassata all’ultimo momento da Sangiuliano – continua la sua battaglia. “Non ho paura delle indagini perché ho semplicemente detto la verità” ha dichiarato a In Onda su La7. “Mi sono sentita messa all’angolo. Io ho rispettato l’uomo e le istituzioni“.

Di più: la 41enne di Pompei vuole le scuse di Sangiuliano. “Io voglio le scuse dall’uomo, per me e per la mia famiglia. Il ministro poi dovrà scusarsi con il popolo italiano, non con me“. Vuole scuse pubbliche? “Mi ci ha messo lui nella pubblica piazza. Io non ero né un personaggio politico né dello spettacolo. La mia vita era fantastica e ora non è proprio semplice“.

Sangiuliano ha parlato di una relazione affettiva, la sua versione è diversa, le chiedono i conduttori Luca Telese e Marianna Aprile? “Io non faccio un racconto diverso. Io chiedo al ministro di dire la verità. In questa verità sono coinvolte tante donne che per dovere di verità dovrei menzionare“. Donne con cui il ministro aveva relazioni? “Non andiamo oltre. Credo – ha aggiunto rimanendo vaga – che tutta questa situazione si debba spegnere senza fare ulteriore male a nessuno e senza coinvolgere altre persone. Non è rispettoso che il ministro continui a dire cose inesatte allargando sempre più il cerchio della menzogna. Io non voglio essere sfruttata per coprire altre cose” ha concluso.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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