Il ristorante di Lapo Elkann tra successi e difficoltà
Nuove sfide e difficoltà per il caso di Garage Italia
Lapo Elkann è conosciuto per il suo spirito imprenditoriale e la sua capacità di fondere moda, design e motori. Il suo ristorante continua ad andare avanti tra successi e difficoltà. Ecco il caso di Garage Italia.
Il suo ristorante Garage Italia, inaugurato a Milano, rappresentava un’idea innovativa di Lapo Elkann: unire la passione per i motori con l’alta cucina. Un concetto che aveva catturato l’attenzione sia del pubblico che di noti chef come Carlo Cracco. Tuttavia, dietro l’apparente brillantezza del progetto, si sono presentate numerose sfide, soprattutto sul piano economico e gestionale.
Un’idea innovativa e ambiziosa
Garage Italia, aperto nel 2017 a Milano, era più di un semplice ristorante: l’idea di Elkann era quella di creare un hub creativo dove personalizzare auto, aerei e barche, affiancato da un ristorante di alto livello gestito da Cracco. Questa fusione tra motori e cucina ha attratto sin dall’inizio una clientela di fascia alta, con personaggi noti del mondo dello spettacolo e dell’industria che frequentavano il locale.
L’atmosfera del ristorante era unica, con un design che richiamava le auto di lusso e un menù esclusivo, pensato per offrire un’esperienza culinaria unica. Tuttavia, nonostante la combinazione di lusso e alta cucina, il progetto ha mostrato presto segni di difficoltà.
Le prime difficoltà finanziarie
Nonostante il clamore iniziale, Garage Italia ha cominciato a manifestare problemi finanziari già dopo pochi anni dall’apertura. Nel 2019, Carlo Cracco ha deciso di abbandonare il progetto, un segnale preoccupante per il futuro del ristorante. Elkann, pur cercando di rilanciare il locale con nuove collaborazioni, non è riuscito a risolvere le questioni legate alla gestione economica.
Secondo alcune fonti, le società legate al ristorante hanno accumulato debiti significativi. Il caso più recente parla di perdite superiori a 600 mila euro, una cifra che ha messo a dura prova la sopravvivenza del progetto. La scelta di Elkann di puntare su un concept così innovativo, seppur interessante dal punto di vista mediatico, non ha garantito il ritorno economico sperato.
La rottura con Carlo Cracco
Uno degli episodi che ha segnato la fase discendente del ristorante è stato senza dubbio l’uscita di scena di Carlo Cracco. Il noto chef, dopo anni di collaborazione con Elkann, ha deciso di separarsi da Garage Italia per concentrarsi su altri progetti. La fine del sodalizio tra i due ha lasciato un vuoto significativo nella gestione del ristorante, che ha faticato a mantenere l’appeal iniziale senza la presenza di un nome così importante nel mondo della gastronomia.
Cracco stesso ha ammesso in più occasioni che, nonostante l’entusiasmo iniziale, la collaborazione non era più sostenibile a causa di divergenze gestionali e delle difficoltà economiche del progetto.
Una nuova sfida per Elkann
Nonostante i problemi finanziari, Lapo Elkann non sembra intenzionato ad abbandonare del tutto il mondo della ristorazione. Recentemente, infatti, l’imprenditore ha parlato di nuove strategie per rilanciare Garage Italia, puntando su una clientela più selezionata e su nuove idee creative che possano riportare il locale ai fasti di un tempo. Resta da vedere se Elkann riuscirà a superare le sfide che il progetto ha incontrato finora, ma il suo spirito innovativo e la sua capacità di reinventarsi potrebbero ancora riservare sorprese.
Il ristorante Garage Italia di Lapo Elkann è un esempio di come l’innovazione e la creatività non sempre garantiscono il successo economico. Nonostante un’idea ambiziosa e una collaborazione prestigiosa con Carlo Cracco, le difficoltà finanziarie e gestionali hanno messo a dura prova il futuro del progetto. Tuttavia, la tenacia di Elkann potrebbe ancora riservare colpi di scena in questo affascinante connubio tra motori e cucina.