NewsPrimo piano

Venezi, la direttrice d’orchestra allo scontro legale con Maria Rosaria Boccia

La presunta ex amante dell'ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, si prepara ad affrontare anche altre possibili cause legali

La direttrice d’orchestra Beatrice Venezi ha annunciato la prima denuncia a carico di Maria Rosaria Boccia. Ovvero l’imprenditrice che con lo scoppio del caso per la sua mancata nomina a consulente del Ministero della Cultura ha indotto alle dimissioni l’ex ministro Gennaro Sangiuliano.

Venezi – che invece ricopre la carica di consulente ministeriale – ha dato incarico ai suoi legali “per valutare ogni azione a tutela della reputazione professionale in ordine alla diffusione di informazioni strumentali e non corrispondenti al vero“. Le affermazioni incriminate sarebbero relative ad accuse di “conflitto di interessi” che Boccia ha sollevato in occasione dell’intervista che ha rilasciato nei giorni scorsi a Luca Telese e Marianna Aprile, conduttori della trasmissione In Onda, sul La7.

Venezi Boccia denuncia penale
Maria Rosaria Boccia (a sinistra) e Beatrice Venezi. Foto Ansa

La querelle Venezi-Boccia

Alla denuncia di Venezi, Boccia ha intanto risposto con un post su Instagram: “Ho semplicemente raccontato quello che il Ministero della Cultura ha pubblicato“. Non si capisce, però, se non esista conflitto di interessi per la direttrice d’orchestra oppure se, evidentemente, a giudizio di Boccia, il ministero della Cultura renda pubbliche informazioni che espongono al ludibrio del conflitto di interessi i professionisti che lavorano per esso. Il che sarebbe ancora più grave.

La musicista Beatrice Venezi, che è anche direttrice artistica della Fondazione Taormina Arte, è la figlia di un ex dirigente di Forza Nuova. E non ha mai nascosto la stima nei confronti di Giorgia Meloni. Dovrebbe essere proprio Venezi a dirigere, a Pompei, il concerto dell’orchestra Scarlatti di Napoli al G7 della Cultura previsto dal 19 al 21 settembre. A meno di cambiamenti voluti dal nuovo ministro Giuli.

Boccia: “Tutti in conflitto di interesse

Le dichiarazioni ‘pericolose’, se così si può dire, della Boccia riguardano proprio il ruolo di consulente alla Cultura ricoperto da Venezi. Quando è stato chiesto a Boccia se una sua nomina a consigliera del ministro poteva configurarsi come conflitto d’interesse, l’imprenditrice ha risposto: “Sul sito del Mic ci sono i curriculum dei consiglieri: tutti hanno conflitti di interesse. Beatrice Venezi, ad esempio, è consigliera per la musica, ben retribuita. Lei è anche direttrice di un teatro, fa concerti privati retribuiti e si esibirà anche per il G7 Cultura e il ministero le riconosce un cachet. Anche la mia è una competenza“.

Venezi denuncia Boccia
La direttrice d’orchestra Beatrice Venezi. Foto Ansa/Igor Petyx

Sangiuliano pronto ad azioni legali

Per Maria Rosaria Boccia, però potrebbe arrivare presto anche un esposto in procura a Roma da parte dell’ex ministro Gennaro Sangiuliano. Entro questa settimana l’ex titolare del Mic dovrebbe presentare le carte per una denuncia. “Genny non mi ha ancora chiesto scusa e continua a minacciare una denuncia. Le denunce non si minacciano, si fanno, e queste continue minacce hanno il sapore di un’estorsione” ha scritto irriverente sui social l’imprenditrice.

La vicenda presenta contorni ancora poco chiari e le indagini probabilmente andranno in più direzioni. Dai profili social anonimi che avrebbero fornito informazioni sul caso alle modalità dell’affidamento degli appalti per il G7 della cultura in Campania. Di certo quella fra Boccia e Sangiuliano è una vicenda che, chiamata in causa Beatrice Venezi, potrebbe coinvolgere altre personalità. Una vicenda che, avvenute ormai da alcuni giorni le dimissioni del ministro, appare tutt’altro che giunta al termine.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio