Tifone Yagi, foto Ansa - VelvetMag
Il tifone Yagi ha seminato distruzione nel nord del Vietnam, lasciando dietro di sé un tragico bilancio di morti e danni ingenti alle infrastrutture. Ecco cosa è successo negli ultimi giorni.
L’evento più drammatico si è verificato con il crollo di un ponte sul fiume Rosso, che ha causato la caduta di diversi veicoli e la morte di molte persone. Le autorità locali stanno ancora cercando i dispersi, mentre il paese fa i conti con una delle peggiori catastrofi naturali degli ultimi anni. Ecco tutti i disagi causati dal tifone Yagi in Vietnam.
Il Vietnam, già frequentemente colpito da eventi meteorologici estremi, ha dovuto affrontare la furia di Yagi, un tifone che ha raggiunto velocità di oltre 230 chilometri orari. La combinazione di venti violenti e piogge torrenziali ha scatenato frane e inondazioni in gran parte del nord del paese, con conseguenze disastrose per le comunità locali.
Le zone più colpite sono state quelle rurali, dove molte abitazioni sono state completamente spazzate via dalla violenza delle acque. Le operazioni di soccorso sono ostacolate dalle difficoltà di accesso a molte aree isolate, rendendo la situazione ancora più critica. I soccorritori lavorano incessantemente per raggiungere i villaggi sommersi e salvare i residenti intrappolati.
Uno degli eventi più tragici legati al passaggio del tifone è stato il crollo del ponte Phu Tho, situato sul fiume Rosso. Il cedimento della struttura ha provocato la caduta nel fiume di diversi veicoli, tra cui un autobus che trasportava circa 20 persone. Al momento, i soccorritori sono riusciti a recuperare alcuni corpi, ma molti passeggeri risultano ancora dispersi.
Il crollo del ponte ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle infrastrutture del paese, già messe a dura prova dalle frequenti calamità naturali. Le autorità locali hanno promesso di avviare un’indagine per stabilire le cause del disastro, anche se è chiaro che l’intensità del tifone ha giocato un ruolo determinante.
Oltre alle perdite umane, il tifone Yagi ha causato ingenti danni materiali. Centinaia di case sono state distrutte, le colture agricole devastate e intere aree sono rimaste senza elettricità e acqua potabile. Le autorità vietnamite hanno dichiarato lo stato di emergenza nelle province settentrionali e hanno mobilitato l’esercito per assistere nelle operazioni di soccorso e nella distribuzione degli aiuti.
Le previsioni meteorologiche indicano che il tifone sta lentamente perdendo intensità, ma il rischio di nuove frane e inondazioni rimane elevato. Le autorità invitano la popolazione a rimanere vigile e a seguire le direttive delle squadre di soccorso.
Il bilancio delle vittime continua a salire. Al momento, si contano almeno 59 morti, ma il numero potrebbe aumentare nelle prossime ore man mano che i soccorritori raggiungono le aree più isolate. Molte persone sono disperse, e la speranza di trovare sopravvissuti si affievolisce con il passare del tempo.
La comunità internazionale ha già espresso solidarietà al Vietnam, e vari paesi hanno offerto aiuti umanitari per supportare il governo nella gestione dell’emergenza. La fase di ricostruzione si preannuncia complessa e lunga, dato l’alto numero di infrastrutture danneggiate o distrutte.
Il tifone Yagi ha lasciato un segno indelebile nel nord del Vietnam, una regione già abituata alle sfide poste dalle forze della natura. Tuttavia, la resilienza della popolazione vietnamita e l’aiuto internazionale saranno fondamentali per superare questa ennesima prova.
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