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UniCredit, obbligazione AT1 perpetua da 1 miliardo di euro

Forte l'interesse degli investitori, grazie a una cedola molto competitiva del 6,5%

UniCredit ha recentemente concluso con successo il collocamento di una nuova obbligazione perpetua AT1 (Additional Tier 1), per un valore complessivo di 1 miliardo di euro. Questo strumento, destinato principalmente a rafforzare il capitale della banca, ha attratto un notevole interesse da parte degli investitori, grazie anche a una cedola molto competitiva del 6,5%. L’emissione è stata fortemente sottoscritta, con ordini superiori ai 3,8 miliardi di euro, segno evidente della fiducia che il mercato ripone nell’istituto di credito.

Caratteristiche dell’obbligazione

L’obbligazione AT1 di UniCredit si distingue per essere perpetua, ovvero senza una scadenza prefissata, ma con una possibile opzione di richiamo da parte dell’emittente, a determinate condizioni. La cedola del 6,5% rappresenta un’attrattiva significativa per gli investitori alla ricerca di rendimenti elevati, soprattutto in un contesto economico caratterizzato da incertezze e tassi di interesse non sempre favorevoli.

La Unicredit ah emesso obbligazioni per 1 miliardo
Foto X @Money_Review_

Gli AT1, conosciuti anche come strumenti di capitale contingent convertible, sono titoli che, in determinate condizioni di crisi per l’istituto emittente, possono essere convertiti in azioni o subire una riduzione del valore nominale. Questi strumenti rientrano nel cosiddetto capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1), che permette alle banche di mantenere livelli adeguati di capitalizzazione in conformità con le normative europee e le disposizioni di Basilea III.

Boom di ordini

L’emissione dell’obbligazione AT1 da parte di UniCredit ha suscitato un forte interesse da parte degli investitori. Gli ordini pervenuti hanno superato di gran lunga l’importo offerto, raggiungendo una cifra totale di 3,8 miliardi di euro. Questo dato evidenzia la solidità percepita di UniCredit sul mercato e la capacità della banca di attrarre investitori anche in un contesto globale complesso.

Il successo di questa operazione si inserisce in una più ampia strategia di UniCredit per rafforzare la propria struttura di capitale. Negli ultimi mesi, l’istituto ha avviato una serie di operazioni simili, emettendo diversi tipi di obbligazioni subordinate e senior, con l’obiettivo di migliorare la propria solidità finanziaria e mantenere un buffer di capitale adeguato alle sfide del settore bancario.

Rischi e opportunità per gli investitori

Nonostante l’alta domanda registrata, l’obbligazione AT1 presenta alcuni rischi per gli investitori. Questi strumenti sono considerati subordinati, ovvero in caso di fallimento dell’emittente, i detentori di obbligazioni AT1 verrebbero rimborsati solo dopo che tutti gli altri creditori senior e subordinati hanno ricevuto quanto dovuto. Inoltre, in caso di difficoltà finanziarie, le cedole possono essere sospese senza che questo comporti un inadempimento da parte della banca.

Tuttavia, i rendimenti elevati offerti da tali obbligazioni possono rappresentare una opportunità interessante per gli investitori disposti a tollerare un livello di rischio superiore alla media. In particolare, la cedola del 6,5% dell’AT1 di UniCredit risulta competitiva rispetto ad altri strumenti obbligazionari presenti sul mercato.

Andrea Orcel amministratore delegato di Unicredit
Andrea Orcel, Ceo Unicredit. Foto Ansa/Fabio Frustaci

Gli AT1 nel sistema bancario europeo

Gli AT1 sono diventati uno strumento cruciale per le banche europee nella gestione del proprio capitale. Questi strumenti sono nati in seguito alla crisi finanziaria del 2008, quando è emersa la necessità di disporre di capitali che potessero assorbire le perdite in caso di difficoltà. Le regole di Basilea III hanno imposto alle banche di mantenere un livello minimo di capitale di alta qualità, e gli AT1 rappresentano uno degli strumenti principali per soddisfare tali requisiti.

Per UniCredit, questa emissione rappresenta non solo un’importante fonte di capitale, ma anche un segnale di fiducia verso il mercato. La banca, sotto la guida dell’amministratore delegato Andrea Orcel, ha mostrato di voler rafforzare ulteriormente la propria struttura finanziaria, mantenendo allo stesso tempo la capacità di offrire ritorni competitivi agli investitori. L’emissione di obbligazione AT1 da parte di UniCredit conferma in ogni caso la crescente importanza di questi strumenti nel panorama bancario europeo.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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