Negli ultimi giorni, nella provincia di Brescia sono stati confermati alcuni casi di dengue, una malattia virale trasmessa dalla puntura di zanzare infette. Il virus, diffuso principalmente nelle aree tropicali e subtropicali, ha preoccupato le autorità locali, che hanno immediatamente attivato una serie di misure per limitare la diffusione della malattia.

La dengue non si trasmette direttamente da persona a persona, ma tramite la puntura di zanzare del genere Aedes, che fungono da vettori del virus. In particolare, la zanzara tigre (Aedes albopictus) è la principale responsabile della trasmissione in Europa. Questo insetto, originario delle regioni tropicali, si è ormai stabilito anche in molte aree del nord Italia, grazie all’adattabilità alle condizioni climatiche locali.

Dengue, foto Ansa – VelvetMag

Il primo caso accertato e l’allarme sanitario

Il primo caso di dengue a Brescia è stato segnalato all’inizio della settimana, quando un cittadino che aveva recentemente viaggiato in un paese tropicale ha manifestato i sintomi tipici della malattia: febbre alta, dolori articolari, eruzioni cutanee e mal di testa intenso. Dopo una serie di accertamenti clinici, il paziente è stato diagnosticato con la dengue e sono stati immediatamente avviati i protocolli di sanità pubblica per evitare la diffusione del virus.

Le autorità sanitarie locali hanno sottolineato che, sebbene i casi accertati di dengue siano legati a viaggi all’estero, c’è la possibilità che le zanzare infette possano trasmettere la malattia ad altre persone residenti sul territorio, specie durante la stagione estiva quando la popolazione di zanzare è particolarmente alta.

Le misure di disinfestazione e prevenzione

A seguito dei casi confermati, il comune di Brescia ha avviato un programma di disinfestazione straordinaria nelle aree più a rischio. Le operazioni di disinfestazione si concentrano principalmente nelle zone verdi, parchi pubblici e luoghi umidi dove le zanzare possono trovare un ambiente favorevole per riprodursi.

Parallelamente, è stata avviata una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini per limitare il più possibile la proliferazione delle zanzare. I consigli delle autorità includono la rimozione di acqua stagnante dai giardini privati, la pulizia dei tombini, l’installazione di zanzariere e l’uso di repellenti specifici durante le ore più critiche della giornata, ovvero al mattino e al tramonto.

I sintomi della dengue e il rischio di complicazioni

La dengue si manifesta inizialmente con sintomi simili a quelli influenzali, tra cui febbre, mal di testa, dolori muscolari e articolari, ma può evolvere in una forma più grave, nota come dengue emorragica. Questa forma della malattia può causare emorragie interne, danni agli organi e, in alcuni casi, può risultare fatale, soprattutto se non trattata adeguatamente.

Dengue, foto Ansa – VelvetMag

Le autorità sanitarie invitano chiunque presenti sintomi sospetti, specialmente se di ritorno da viaggi in paesi tropicali, a consultare immediatamente un medico. L’importanza di una diagnosi precoce è fondamentale per evitare complicazioni e garantire un trattamento adeguato.

Collaborazione tra autorità locali e popolazione

La collaborazione tra le autorità sanitarie e la popolazione è cruciale per controllare la diffusione della dengue. Oltre alle misure di disinfestazione, il coinvolgimento attivo dei cittadini nella prevenzione è essenziale per limitare l’insediamento delle zanzare e ridurre il rischio di trasmissione del virus.

Anche le strutture sanitarie sono in stato di allerta, pronte a gestire nuovi casi sospetti con protocolli che includono test diagnostici rapidi e l’isolamento dei pazienti infetti per evitare ulteriori contagi.

Le prossime settimane saranno decisive per capire l’efficacia delle misure adottate e per contenere l’emergenza. Nel frattempo, le autorità raccomandano di mantenere alta l’attenzione e di seguire le indicazioni fornite per prevenire la diffusione della malattia.