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Liguria, è Bucci il candidato del Centrodestra alle elezioni regionali

FdI, FI e Lega si aggrappano al sindaco di Genova. Sfiorato ma non colpito dall'inchiesta che ha travolto Giovanni Toti

Il Centrodestra ha ufficializzato la candidatura di Marco Bucci, 64 anni, attuale sindaco di Genova, alla presidenza della Regione Liguria, in vista delle elezioni del 27 e 28 ottobre. Dopo anni di guida della regione da parte di Giovanni Toti, la coalizione ha deciso di puntare su una figura di comprovata esperienza amministrativa. Bucci, infatti, è noto per aver condotto la ricostruzione del ponte Morandi e per aver avviato importanti progetti di rilancio per Genova. La sua candidatura rappresenta la continuità con il modello Toti, ma con una chiara volontà di dare una nuova impronta alla politica regionale.

Il sostegno del Centrodestra

A dare l’annuncio i principali leader della coalizione, tra cui Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani, che hanno definito Bucci la “persona giusta per continuare il lavoro avviato da Toti“. Meloni ha elogiato il suo operato come sindaco, definendolo “serio e competente“, un amministratore che ha dimostrato di saper gestire situazioni complesse come la tragedia del crollo del ponte e il successivo piano di rilancio della città.

Bucci Genova elezioni Liguria
Il sindaco di Genova Marco Bucci. Foto Ansa/Luca Zennaro

La sfida con Andrea Orlando

La candidatura di Bucci arriva in un momento delicato per il panorama politico ligure. Il Centrosinistra si sta unendo nel cosiddetto ‘campo largo’ attorno al candidato Andrea Orlando, 55 anni, ex ministro della Giustizia (2014-2018), che ha un solido background politico e una vasta esperienza a livello nazionale. La sfida tra i due si preannuncia agguerrita, soprattutto per il diverso approccio che i candidati hanno nei confronti delle politiche economiche e sociali della regione.

Orlando ha già espresso critiche verso la scelta del Centrodestra, accusando la coalizione di voler riproporre lo stesso modello senza alcun reale cambiamento. Lo stesso sindaco di Genova Bucci, che adesso il Centrodestra candida alla presidenza della Liguria, è stato sfiorato dall’inchiesta della procura genovese sulla ‘tangentopoli’ ligure che ha portato all’arresto e alle dimissioni del governatore Giovanni Toti.

L'ex ministro della Giustizia, Andrea Orlando
Andrea Orlando. Foto Ansa/Luca Zennaro

Chi è Marco Bucci

Marco Bucci, dal canto suo, si è detto pronto ad accettare la sfida. Ha sottolineato come il suo obiettivo sia di proseguire il lavoro iniziato a Genova, portando lo stesso livello di efficienza a tutta la regione Liguria. L’attuale sindaco ha già annunciato che, in caso di vittoria, si concentrerà su tematiche quali lo sviluppo economico, la gestione delle infrastrutture e il potenziamento del settore turistico, pilastro dell’economia ligure. Bucci ha ottenuto riconoscimenti per il suo lavoro nella riqualificazione urbana e nella promozione di progetti di innovazione tecnologica.

Con la candidatura di Bucci, si chiude l’era di Giovanni Toti, che ha guidato la Liguria negli ultimi anni con un forte consenso popolare. Toti tuttavia è finito nel modo peggiore, politicamente parlando, travolto da accuse di corruzione e malversazione, in combutta con i potentati economici di Genova e in particolare con l’imprenditore della logistica portuale, Aldo Spinelli.

Il futuro della Liguria, dunque, si gioca su questa sfida tra due figure forti e carismatiche – Bucci e Orlando –  ognuna con la propria visione di sviluppo e modernizzazione. Marco Bucci, con la sua esperienza e capacità amministrativa, rappresenta per il Centrodestra la continuità, ma anche una spinta verso l’innovazione. Andrea Orlando è un veterano del Centrosinistra che potrebbe spodestare definitivamente la destra dal governo della Regione.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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