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Stellantis: “Maserati a prezzi scontati per i nostri operai”

L'ex gruppo Fiat fa sconti considerevoli ma c'è chi sostiene sia solo un'operazione offensiva. Le Maserati costano fra gli 85mila e i 240mila euro

Stellantis, uno dei principali colossi mondiali del settore automobilistico, ha annunciato una nuova offerta commerciale riservata ai propri operai. Questa iniziativa è rivolta anche ai dipendenti in cassa integrazione, che sono sempre di più. E riguarda l’acquisto di modelli Maserati, un marchio di lusso che fa parte del gruppo. Com’è possibile che con uno stipendio da metalmeccanico si possa acquistare una Maserati? L’offerta prevede condizioni di vendita che l’azienda sostiene siano vantaggiose.

L’iniziativa di Stellantis

La decisione di Stellantis di offrire Maserati a prezzi ridotti ai suoi operai appare come una strategia volta non solo a incrementare le vendite del brand Maserati, ma anche a rafforzare il legame tra il gruppo e i suoi dipendenti. Spesso i marchi di lusso come Maserati sono percepiti come lontani dal quotidiano delle persone comuni, soprattutto per via dei costi elevati delle vetture. Tuttavia, con questa promozione, Stellantis intende avvicinare i propri lavoratori alla realtà del marchio, permettendo loro di guidare un’auto prodotta dal gruppo per cui lavorano.

Maserati offerta agli operai di Stellantis a prezzo ridotto
Foto X @Atoslab

L’iniziativa, dunque, non si limita a essere un’operazione commerciale, ma ha anche un valore simbolico significativo. Offrire ai dipendenti la possibilità di acquistare auto di lusso a prezzi agevolati rappresenta un modo per riconoscere il loro contributo alla crescita del gruppo e per valorizzare il legame con uno dei brand più iconici del portafoglio Stellantis.

L’offerta sulle Maserati

Sembra che l’offerta preveda sconti considerevoli sui modelli Maserati, con percentuali che possono variare in base alla linea di produzione e alla tipologia del veicolo scelto. Tra i modelli più popolari, disponibili per i dipendenti Stellantis, troviamo il Suv Maserati Levante e la berlina Maserati Ghibli. Queste auto, di fascia alta, rappresentano l’eccellenza del design italiano e sono dotate di tecnologie avanzate che le rendono non solo eleganti, ma anche estremamente performanti.

Oltre agli sconti sul prezzo di acquisto, Stellantis avrebbe introdotto condizioni di finanziamento particolarmente favorevoli per i dipendenti. Tassi di interesse ridotti e piani di pagamento flessibili permettono a un numero più ampio di operai di valutare concretamente l’acquisto di una Maserati. Questo potrebbe rappresentare un’opportunità unica per chi, pur lavorando nel settore automobilistico, non ha mai avuto accesso a una vettura di tale prestigio.

Stellantis e il suo personale

L’iniziativa non riguarda solo i lavoratori in Italia, ma tutti i dipendenti Stellantis a livello globale. La promozione potrebbe dunque avere un impatto positivo sul morale dei lavoratori, soprattutto in un momento di transizione per il gruppo, impegnato in diverse ristrutturazioni e cambiamenti legati all’elettrificazione dei veicoli.

John Elkann presidente di Stellantis che possiede il marchio Maserati.
John Elkann, presidente di Stellantis. Foto X @Freedonia85

La valorizzazione del personale, tramite offerte vantaggiose, si inserisce in un più ampio contesto di politiche aziendali volte a migliorare il benessere e la soddisfazione dei dipendenti. L’accesso a veicoli di lusso come Maserati potrebbe essere visto come un riconoscimento diretto dell’importanza del ruolo che ogni lavoratore ha all’interno dell’azienda.

Marketing per Maserati?

L’iniziativa ha però suscitato anche molte critiche. Alcuni analisti vedono in questa mossa di Stellantis, presieduta da John Elkann, una strategia di marketing camuffata da offerta per i dipendenti. Infatti, l’obiettivo finale potrebbe essere quello di incrementare le vendite del brand Maserati, soprattutto in un contesto di mercato in cui il lusso sta attraversando una fase di ridefinizione a causa delle nuove tendenze di consumo e della crescente domanda di auto elettriche. Per molti lavoratori di Fiat-Stellantis la possibilità di acquistare una Maserati semplicemente non esiste. “Non hanno pane, dategli le brioches” disse la regina maria Antonietta di Francia a chi le faceva notare che il popolo era alla fame.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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