Papa Francesco è arrivato a Singapore l’11 settembre 2024, segnando l’ultima tappa del suo viaggio apostolico nel Sud-Est asiatico e in Oceania.
Papa Francesco ha già visitato Indonesia, Papua Nuova Guinea e Timor-Leste, in quello che è stato il suo più lungo viaggio dall’inizio del pontificato. Il suo pellegrinaggio ha toccato temi chiave come il dialogo interreligioso, l’incontro con i giovani e la promozione della pace e della riconciliazione.
L’arrivo a Singapore
L’atterraggio del Pontefice al Singapore Changi Airport è avvenuto in un clima diverso rispetto alle tappe precedenti. Mentre a Timor-Leste l’accoglienza è stata calorosa con una grande folla festante, a Singapore, dove la religione cattolica è minoritaria, la cerimonia è stata più intima e formale. Ad accoglierlo c’erano il Ministro della Cultura, della Comunità e della Gioventù, Edwin Tong, insieme all’Ambasciatore di Singapore presso la Santa Sede. Papa Francesco resterà nella città-stato fino al 13 settembre, con un’agenda focalizzata su incontri privati e riflessioni spirituali.
Incontri interreligiosi e messaggi di pace
Singapore, con la sua diversità religiosa e culturale, rappresenta un contesto ideale per promuovere il dialogo interreligioso, tema centrale del viaggio apostolico di Papa Francesco. La città-stato è conosciuta per la sua tolleranza tra le diverse fedi, e il Pontefice ha sottolineato l’importanza della convivenza pacifica in un mondo spesso segnato da divisioni religiose e culturali. Durante la sua permanenza, il Santo Padre incontrerà leader religiosi locali per discutere della necessità di cooperazione e comprensione reciproca.
Il messaggio ai giovani
Un altro momento saliente del viaggio è stato l’incontro del Papa con i giovani di Timor-Leste, avvenuto poco prima della sua partenza per Singapore. Francesco ha esortato i giovani a coltivare i valori della libertà, dell’impegno e della fraternità, sottolineando come questi siano essenziali per costruire una società migliore. Questo messaggio si riflette anche nella visita a Singapore, dove il Santo Padre spera di ispirare i giovani a lavorare per un futuro di pace e collaborazione.
Il discorso di Papa Francesco
Papa Francesco, nel suo discorso pronunciato all’University of Singapore davanti alle autorità politiche e civili del Paese, ha ricordato: “Importante, inoltre, che Singapore abbia non solo prosperato economicamente, ma si sia sforzata di costruire una società nella quale la giustizia sociale e il bene comune sono tenuti in grande considerazione. Penso in particolare alla vostra dedizione nel migliorare la condizione di vita dei cittadini attraverso politiche abitative pubbliche, un’istruzione di alta qualità e un sistema sanitario efficiente. Auspico che questi sforzi continuino, fino a coinvolgere pienamente tutti gli abitanti di Singapore“.
Il Santo Padre ha poi aggiunto: “Su questo fronte riconosco e lodo le varie politiche e iniziative messe in atto per sostenere i più deboli. E auspico che venga presentata particolare attenzione ai poveri, agli anziani, le cui fatiche hanno gettato le fondamenta per la Singapore che conosciamo oggi. E anche per tutelare la dignità dei lavoratori migranti, che contribuiscono alla costruzione della società e ai quali occorre garantire un salario equo“.
Una visita storica
La tappa di Singapore ha un valore storico: è la seconda volta che un Pontefice visita questo Paese, dopo una breve sosta di Giovanni Paolo II nel 1986. Papa Francesco avrebbe dovuto visitare Singapore già nel 2020, ma la pandemia ha costretto a rinviare il viaggio. Questa visita, quindi, chiude simbolicamente un capitolo aperto anni prima, con un messaggio di speranza e unità rivolto non solo ai cattolici, ma a tutte le comunità religiose del Paese.
Conclusione del viaggio
Papa Francesco concluderà il suo viaggio a Singapore il 13 settembre, dopo quasi due settimane passate a promuovere la pace e il dialogo interreligioso in una delle aree più variegate culturalmente e religiosamente del mondo. Questo viaggio, il più lungo del suo pontificato, rappresenta un ulteriore passo verso la costruzione di ponti tra fedi diverse, dimostrando il continuo impegno della Chiesa per la pace globale.