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Frecce Tricolori: il nuovo aereo Leonardo M-346 e la livrea Pininfarina

Si tratta del velivolo destinato a guidare la Pattuglia Acrobatica Nazionale

Le Frecce Tricolori stanno attraversando un momento di trasformazione. Dopo decenni di evoluzioni nei cieli italiani e internazionali a bordo dell’Aermacchi MB-339, è stato annunciato il nuovo aereo destinato a guidare la Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN): il Leonardo M-346. La presentazione ufficiale del velivolo, avvenuta il 12 settembre 2024 presso la base aerea di Istrana (Treviso), segna una tappa fondamentale nel percorso di modernizzazione della squadra acrobatica italiana, simbolo di eccellenza tecnologica e orgoglio nazionale.

Dal MB-339 al Leonardo M-346

Dopo oltre quarant’anni di servizio, il MB-339 è pronto a passare il testimone al più moderno e performante Leonardo M-346, un velivolo da addestramento avanzato, già adottato da numerose forze aeree nel mondo. La decisione di rinnovare la flotta delle Frecce Tricolori non nasce solo dalla necessità di aggiornare le tecnologie utilizzate, ma anche dal desiderio di proiettare la PAN verso il futuro, mantenendo la sua capacità di offrire spettacoli mozzafiato e dimostrando al contempo l’eccellenza dell’industria aeronautica italiana.

Aereo M-346 delle Frecce Tricolori
L’M-346. Foto X @Leonardo_IT

Il Leonardo M-346 offre prestazioni superiori in termini di manovrabilità, affidabilità e sicurezza, essenziali per le spettacolari acrobazie delle Frecce Tricolori. Grazie alla sua tecnologia avanzata, sarà in grado di affrontare le complesse evoluzioni tipiche della Pattuglia Acrobatica, garantendo ai piloti un controllo preciso e la possibilità di eseguire manovre ancora più audaci.

La nuova livrea Pininfarina

Oltre al nuovo velivolo, le Frecce Tricolori sfoggeranno una livrea completamente ridisegnata dallo studio Pininfarina, celebre firma del design italiano. La scelta di coinvolgere questo storico atelier non è casuale. Pininfarina rappresenta l’eccellenza del Made in Italy, e la sua partecipazione al progetto sottolinea l’intenzione di portare l’immagine delle Frecce Tricolori a un livello ancora più alto.

La nuova livrea si caratterizza per le linee moderne e dinamiche che esaltano l’eleganza e l’aggressività del velivolo, mantenendo al contempo i colori tradizionali del tricolore italiano. La presentazione della nuova livrea è stata un momento celebrativo che ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali e dell’industria aeronautica, sottolineando il forte legame tra le Frecce Tricolori e l’identità nazionale.

Il passaggio al Leonardo M-346 e la nuova livrea rappresentano l’incontro perfetto tra innovazione e tradizione. Da un lato, la modernità del nuovo velivolo risponde alle esigenze di sicurezza e prestazioni richieste dalle sfide future; dall’altro, la scelta di Pininfarina per il design esterno riafferma l’importanza di preservare la storica immagine delle Frecce Tricolori, un simbolo di unità e orgoglio per il popolo italiano.

Frecce Tricolori la squadra per il nuovo aereo M-346
Foto X @Leonardo_IT

Un futuro brillante per le Frecce

Con l’introduzione del Leonardo M-346, le Frecce Tricolori si preparano a scrivere un nuovo capitolo nella loro storia gloriosa, guardando al futuro con ottimismo e ambizione. La modernizzazione della flotta e l’evoluzione estetica della livrea sono solo alcuni dei passi che la Pattuglia Acrobatica Nazionale sta intraprendendo per rimanere un punto di riferimento mondiale nell’acrobazia aerea.

La passione per il volo, l’orgoglio nazionale e l’impegno costante verso l’eccellenza continueranno a guidare le Frecce Tricolori, mantenendo saldo il loro ruolo di ambasciatori dell’Italia nel mondo. Con il nuovo M-346 e la livrea Pininfarina, le Frecce non solo continueranno a stupire il pubblico, ma rafforzeranno il legame con il passato, proiettandosi verso un futuro ricco di successi e innovazioni.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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