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Luca Salvadori, muore in Germania il pilota e youtuber milanese

Era in gara per le qualifiche all'International Road Race Championship sul circuito stradale di Frohburg Dreieck

Il trentaduenne pilota milanese Luca Salvadori ha perso la vita in un incidente sul circuito stradale di Frohburg Dreieck, in Germania, sabato 14 settembre. Salvadori ha avuto la peggio in un incidente al primo giro delle qualifiche riservate alle SBK/STK 1000 della sesta e ultima tappa dell’IRRC (International Road Race Championship) che si disputa principalmente nei Paesi dell’Europa centrale.

L’incidente, ricostruisce online il TgCom24, è avvenuto per un contatto con il tedesco Didier Grams nelle primissime battute delle prove. Tuttavia la dinamica di quanto avvenuto sabato 14 settembre è ancora da accertare. Trasportato in ospedale, Luca Salvadori è deceduto a causa delle gravità delle ferite riportate.

Luca Salvadori morto in Germania in un incidente
Foto X @FrancoScarsell2

Chi era Luca Salvadori

Il pilota milenese era molto attivo sui social media. Era infatti un influencer e uno youtuber seguitissimo e molto apprezzato. Salvadori aveva esordito nel Campionato Italiano Supersport, nel 2010. Tre anni più tardi, nel 2013, era arrivato al Mondiale Supersport. In quell’anno aveva perso la vita nel corso di una gara il collega Andrea Antonelli a Mosca, proprio nella stessa categoria di cui Salvadori faceva parte.

Luca aveva poi proseguito la sua carriera con alterne fortune tra Supersport e Superstock e lo scorso anno era approdato al Motomondiale disputando parte del campionato del mondo della Moto E con una Ducati Pramac Racing. Aveva chiuso al 17° posto della classifica generale. Nel suo curriculum anche alcune gare in auto nei rally. Pur senza abbandonare del tutto la pista, quest’anno Salvadori aveva dominato il Campionato Italiano di Velocità in Salita, abbassando i record di quasi tutte le gare del calendario.

Le corse su strada rappresentavano la sua passione più recente, il sogno era quello di prendere un giorno parte al prestigioso Tourist Trophy dell’Isola di Man, in Gran Bretagna. Si tratta del gioiello della corona di una specialità – quella delle corse su strada, appunto – affascinante ma pericolosissima e fin troppo spesso luttuosa. Un sogno interrotto, insieme alla sua stessa vita – sul circuito stradale di Frohburg Dreieck. Un circuito che si trova a 15 chilometri a sud di Lipsia.

Lì Salvadori era tornato a prendere parte all’IRRC dopo le prime due prove di inizio stagione. Molto significativamente, a Luca Salvadori il team Trident Racing fondato e diretto da suo padre Maurizio ha dedicato la vittoria del proprio pilota Richard Verschoor nella Feature Race di Formula 2 a Baku. Maurizio Salvadori, padre del pilota e youtuber Luca, è uno storico promoter italiano titolare dell’agenzia Trident Music. Diciotto ani fa, nel 2006, ha fondato il team Trident Motorsport. Una squadra attualmente impegnata nei campionati FIA di Formula 2 e Formula 3.

Luca Salvadori pilota milanese youtuber
Foto X @FrancoScarsell2

Il suo canale YouTube

Secondo quanto riporta l’enciclopedia libera Wikipedia, la carriera da youtuber di Luca Salvadori spicca il volo ad aprile 2017, quando il pilota apre il proprio canale YouTube. Un successo raggiunto rapidamente che lo porta a contare oltre 500mila iscritti al suo canale e oltre 600 video pubblicati. Con Alberto Naska, collega e amico, è stato pioniere del movimento piloti content creator in Italia.

I video che Salvadori ha pubblicato in questi anni trattano di motociclismo in senso lato. Ovvero esperienze personali di gara, prove di motociclette in pista e retrospettive su alcuni colleghi come ad esempio quelle su Noriyuki Haga ed Anthony West. Oggi però il mondo dei piloti e dei content creator piange un giovane che ha perso la vita troppo presto sui circuiti di gara.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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