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Laura Loomer: identikit della complottista da cui anche Trump prende le distanze

"Non lavora per la mia campagna" ha detto il tycoon quando la bufala dei migranti che mangiano i gatti gli si è ritorta contro

Laura Loomer, 31 anni, è una figura controversa negli ambienti dell’ultradestra statunitense, nota per le sue posizioni estremiste e le sue teorie complottiste. Nei giorni scorsi è tornata al centro dell’attenzione grazie alla diffusione di una fake news particolarmente eclatante. I migranti che tentano di entrare negli Stati Uniti avrebbero cominciato a mangiare animali domestici come i gatti per mancanza di cibo. È tutto falso. Questa affermazione l’ha ripresa e amplificata Donald Trump, salvo poi “scaricare” la Loomer disconoscendola.

Trump e la bufala dei gatti

Loomer, che ha più volte affermato la sua fedeltà all’ex presidente Trump, ha lanciato questa bufala attraverso i social media. Lì ha un grande seguito di sostenitori di estrema destra. In base alla notizia – una bufala totalmente priva di fondamento – i migranti che attraversano il confine meridionale degli Stati Uniti sono alla fame e stanno macellando e mangiando gatti. Nonostante l’assurdità dell’affermazione, la notizia è stata ripresa da Trump, che l’ha utilizzata per sostenere la sua narrativa anti-immigrazione.

Laura Loomer complottista campagna Donald Trump
Laura Loomer con Trump. Foto X @BenjaminPDixon

L’ex presidente, che è candidato per il partito repubblicano alla Casa Bianca, ha dichiarato più volte che, se rieletto, intende effettuare la più grande “deportazione della storia” di migranti. Così facendo e dicendo ha sposato la fake news di Laura Loomer che però gli si sta ritorcendo contro. In termini di condanna e di scherno. Kamala Harris, la sua avversaria lo ha preso in giro ridendo durante il dibattito televisivo in cui Trump ha rilanciato la bufala. Ma nonostante le evidenti smentite da parte di esperti e organi di stampa, Loomer ha continuato a difendere la sua posizione. E ha sostenuto che si trattava di una verità “nascosta” dai media mainstream.

Chi è Laura Loomer?

Laura Loomer non è nuova alla diffusione di notizie false o teorie complottiste. Ex giornalista e attivista, ha guadagnato notorietà per le sue azioni estremiste e le sue opinioni razziste e sprezzanti nei confronti degli immigrati e dei musulmani. Da anni è un’influencer di spicco negli ambienti trumpiani e nella destra estrema, con una particolare predilezione per la retorica anti-islamica e anti-immigrazione.

Nel 2018 Twitter ha bannato Loomer perché aveva violato le regole della piattaforma con dichiarazioni controverse sull’Islam. Questo non ha fatto altro che accrescere la sua popolarità tra i seguaci dell’ultradestra, che la vedono come una martire della libertà di parola. Negli ultimi anni, ha cercato di candidarsi a diversi incarichi politici, senza però ottenere risultati significativi.

Loomer attacca Harris Vance la difende
Il candidato vice ,presidente di Trump JD Vance. Foto X @BrujaAnon

Conquistare gli elettori di centro

Adesso, con la fake news dei migranti che mangiano gatti sembra aver passato il segno. Persino Donald Trump ha dovuto precisare che “Laura Loomer non lavora per la campagna (elettorale, ndr.). È una privata cittadina e una sostenitrice di lunga data. Non sono d’accordo con le sue affermazioni ma, come i molti milioni di persone che mi sostengono, è stanca di vedere i marxisti e i fascisti della sinistra radicale attaccarmi violentemente e diffamarmi. Fino al punto di fare qualsiasi cosa per fermare il loro avversario politico, ME!“.

Così il candidato repubblicano ha scritto sul suo social media personale Truth Social. Ma perché questa presa di distanza così esplicita? Laura Loomer rischia di allontanare gli elettori conservatori più moderati, che invece la candidata democratica Harris, in vantaggio nei sondaggi, sta cercando di attrarre anche nel campo repubblicano. Si tratta di una fascia di elettori fondamentale per vincere le presidenziali del 5 novembre.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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