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Rottamazione quater: ultima scadenza per la quinta rata fissata al 23 settembre

Ma usufruendo dei giorni di 'tolleranza' si arriva al 28 settembre

La rottamazione quater è uno degli strumenti più discussi e utilizzati per la gestione delle cartelle esattoriali: offre ai contribuenti la possibilità di saldare i propri debiti con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Il tutto però a condizioni agevolate, ossia senza dover pagare interessi di mora e sanzioni. Il 2024 ha visto una proroga delle scadenze, e la quinta rata, precedentemente fissata al 15 settembre, ha ora come termine ultimo il 23 settembre.

Rottamazione quater, cos’è

La rottamazione quater è una forma di definizione agevolata delle cartelle esattoriali che consente ai contribuenti di estinguere i debiti con il fisco pagando solo l’importo residuo del capitale, senza interessi di mora, sanzioni e aggi di riscossione. Iniziata nel 2023, questa misura rientra nel piano di sanatoria fiscale previsto dal Governo, che ha previsto una rateizzazione del debito in più tranche. A oggi, i contribuenti sono chiamati a rispettare la scadenza della quinta rata.

Rottamazione Agenzia Entrate
Foto X @SkyTG24

La scadenza della quinta rata

Originariamente fissata per il 15 settembre 2024, la scadenza per il pagamento della quinta rata della rottamazione è stata posticipata al 23 settembre 2024, dando così ai contribuenti una settimana aggiuntiva per mettersi in regola. È importante sottolineare che, nonostante il termine ufficiale, la normativa prevede un periodo di tolleranza di 5 giorni. Questo significa che i versamenti effettuati entro il 28 settembre 2024 non comporteranno la perdita dei benefici della rottamazione.

Il mancato rispetto del termine del 23 settembre (o del 28 settembre, usufruendo della tolleranza) comporta la decadenza del piano di rottamazione. In pratica, il contribuente che non provvede al pagamento della quinta rata si vedrà revocare i benefici della definizione agevolata, ritrovandosi a dover saldare l’intero debito originario, compresi interessi, sanzioni e ulteriori aggravi.

Come pagare la quinta rata?

Il pagamento della quinta rata lo si può effettuare attraverso diversi canali:

  • Online: è possibile saldare la rata direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, utilizzando il sistema di pagamento elettronico.
  • F24: il modulo F24 è un altro strumento valido per il pagamento, disponibile sia presso gli sportelli bancari che postali. Oppure attraverso i servizi di home banking.
  • Poste e tabaccai: gli uffici postali e le ricevitorie aderenti al circuito PagoPA sono abilitati per la riscossione delle rate della rottamazione quater.
Fisco rottamazione quater scadenza 23 settembre
Foto X @fisco24_info

Benefici della rottamazione quater

La rottamazione quater rappresenta un’opportunità preziosa per molti contribuenti che si trovano in difficoltà con il fisco. Estinguendo i debiti a condizioni agevolate, si evita il rischio di pignoramenti o altre azioni di recupero da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, che potrebbero aggravare ulteriormente la situazione economica del debitore. Il vantaggio principale risiede nel fatto che, oltre a non dover pagare le sanzioni, i contribuenti non sono tenuti a versare gli interessi di mora, rendendo il debito complessivo più sostenibile.

Il termine per la quinta rata della rottamazione quater è ormai prossimo, ma i contribuenti hanno ancora qualche giorno per mettersi in regola. Il consiglio è di non attendere l’ultimo momento per effettuare il pagamento, evitando così il rischio di sanzioni o di decadenza dai benefici della sanatoria. In ogni caso di sicuro la rottamazione è da sfruttare per coloro che hanno uno o più debito col fisco: meglio non rimandare troppo i pagamenti.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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