Addio a Beppe Menegatti, regista teatrale e compagno di vita di Carla Fracci
Si è spento all'età di 95 anni dopo essere stato ricoverato a Roma lo scorso 12 settembre
Beppe Menegatti, regista teatrale di grande spessore e compagno di vita della celebre ballerina Carla Fracci, è scomparso il 17 settembre 2024 a Roma all’età di 95 anni. Ricoverato qualche giorno prima, le sue condizioni si erano aggravate, portando al trasferimento in un hospice dove si è spento accanto ai familiari. Menegatti aveva appena festeggiato il suo compleanno il 6 settembre, segnando così una lunga vita dedicata all’arte e al teatro.
Beppe Menegatti, una vita dedicata al teatro
Nato a Firenze nel 1929, Beppe Menegatti ha iniziato giovanissimo a frequentare il Maggio Musicale Fiorentino, sviluppando una passione per la regia e l’opera. La sua formazione si è consolidata all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” a Roma, dove ottenne una borsa di studio. La carriera teatrale prese il volo grazie alla collaborazione con grandi maestri come Luchino Visconti, di cui fu assistente tra il 1954 e il 1956, e in seguito con registi del calibro di Vittorio De Sica ed Eduardo De Filippo.
Nel corso della sua lunga carriera, Menegatti si è distinto per la regia di numerosi spettacoli teatrali, passando dalla prosa all’opera e al balletto. Fondamentale è stato il suo contributo alla danza negli anni ’60, in particolare dopo il matrimonio con Carla Fracci. Menegatti ha creato e diretto balletti drammatici su testi tratti dalla letteratura teatrale e operistica, esaltando il talento della moglie, riconosciuta come una delle più grandi ballerine del XX secolo.
Un amore e una carriera intrecciati
L’incontro con Carla Fracci avvenne nel 1955, sul palcoscenico del Teatro alla Scala. La loro storia d’amore e collaborazione professionale sarebbe durata per oltre sei decenni, fino alla morte di Fracci nel 2021. Menegatti non fu solo il suo compagno nella vita, ma anche il suo più grande sostenitore e regista delle principali produzioni di danza da lei interpretate. Da Nijinskij memorie di giovinezza (1989) a Zelda, riservami un valzer (1998), Menegatti trovò sempre nuove fonti per alimentare la creatività di Fracci, portando in scena performance indimenticabili.
L’eredità teatrale
Oltre alla stretta collaborazione con la moglie, Menegatti ha lasciato un segno indelebile nel mondo del teatro italiano. La sua regia spaziava dalle rappresentazioni di autori del teatro dell’assurdo come Samuel Beckett, a opere liriche nei principali teatri del mondo. Negli anni ’90 ha anche contribuito alla direzione del corpo di ballo dell’Arena di Verona, continuando a spingere i confini della narrazione teatrale.
Fino all’ultimo, Menegatti ha mantenuto vivo il ricordo di Carla Fracci. Nel 2021 ha contribuito come consulente al film biografico su di lei, diretto da Emanuele Imbucci, tratto dall’autobiografia “Passo dopo passo”.
L’addio a Beppe Menegatti segna la fine di un’epoca per il teatro e la danza italiana, lasciando però in eredità un patrimonio artistico che ha profondamente segnato la cultura del nostro Paese.