Nel 2025 il panorama degli incentivi per la casa subirà cambiamenti significativi. La legge di bilancio attualmente in discussione prevede la rimodulazione o la cancellazione di alcuni bonus importanti, come il Superbonus, il Bonus ristrutturazioni e il Bonus mobili. Questi provvedimenti, introdotti negli anni passati per incentivare la ripresa economica e l’efficienza energetica, potrebbero essere ridimensionati o sostituiti da nuove misure.
Superbonus: riduzioni e scadenze
Uno dei temi più discussi è la riduzione dell’aliquota del Superbonus. Introdotto per promuovere interventi di riqualificazione energetica e ridurre l’impatto ambientale degli edifici, il Superbonus ha rappresentato un punto centrale nelle politiche di incentivazione. Tuttavia, a partire dal 2025, l’aliquota potrebbe essere abbassata dal 90% al 70%, con una successiva riduzione al 50% negli anni successivi.
Questa riduzione, insieme alla crescente complessità burocratica per ottenere il bonus, potrebbe rallentare gli interventi edilizi. Tuttavia, è ancora possibile usufruire delle agevolazioni per lavori di efficientamento energetico, come il cappotto termico e la sostituzione degli infissi, ma con un’aliquota meno vantaggiosa rispetto agli anni precedenti.
Bonus Ristrutturazioni: Verso il Ritorno al 36%
Il Bonus ristrutturazioni, che consente una detrazione fiscale per lavori di manutenzione straordinaria e ristrutturazioni edilizie, è stato per anni uno dei principali strumenti per incentivare i cittadini a migliorare le proprie abitazioni. Nel 2025, però, si prospetta un ritorno all’aliquota del 36%, rispetto all’attuale 50%.
Questa riduzione potrebbe scoraggiare molte famiglie a intraprendere interventi di ristrutturazione, soprattutto in un contesto economico dove i costi dei materiali sono in aumento. Tuttavia, gli interventi relativi alla sicurezza strutturale, come il Sismabonus, potrebbero continuare a beneficiare di agevolazioni più consistenti.
Bonus mobili: l’addio nel 2025
Un altro incentivo a rischio è il Bonus mobili, che permette la detrazione del 50% sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati a immobili ristrutturati. Questa agevolazione è stata fondamentale per incentivare la riqualificazione degli interni delle abitazioni, ma secondo le ultime indiscrezioni, potrebbe essere abolita nel 2025.
L’eliminazione del bonus rappresenta una perdita significativa per chi intende arredare o migliorare la propria casa a seguito di lavori di ristrutturazione. I cittadini interessati sono quindi invitati a sfruttare quest’ultimo anno per approfittare dell’incentivo.
Ecobonus: conferme e tagli
Nonostante le modifiche in arrivo, l’Ecobonus rimane uno degli incentivi più solidi per quanto riguarda l’efficientamento energetico. Tuttavia, anche in questo caso ci saranno delle rimodulazioni: nel 2025, l’aliquota di detrazione potrebbe scendere dal 65% al 50%.
Questo strumento continuerà a sostenere interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento, installazione di pannelli solari e altre soluzioni ecocompatibili, ma con un risparmio fiscale inferiore rispetto agli anni passati.
Nuovi Incentivi per i redditi bassi
Una novità interessante è la possibilità che vengano introdotte nuove agevolazioni destinate alle famiglie a basso reddito. Questi incentivi saranno orientati principalmente alla riqualificazione energetica e alla ristrutturazione di case popolari o edifici situati in zone disagiate.
Sebbene non siano ancora stati definiti i dettagli, l’obiettivo di queste misure è garantire che anche le famiglie con minori possibilità economiche possano accedere ai benefici legati all’efficienza energetica, migliorando la qualità della loro abitazione e riducendo i consumi.
Il 2025 rappresenterà un anno cruciale per il futuro dei bonus casa in Italia. Mentre alcuni incentivi subiranno tagli o verranno eliminati, altri saranno confermati con aliquote ridotte. È quindi fondamentale che i cittadini interessati a sfruttare queste agevolazioni valutino attentamente le proprie opzioni e considerino di avviare i lavori prima che le nuove normative entrino in vigore. Le famiglie a basso reddito, invece, potranno beneficiare di nuove misure mirate a garantire l’accesso a interventi di riqualificazione e ristrutturazione.