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Machu Picchu, precipita un bus carico di turisti: decine di feriti, almeno 6 gli italiani

Grave incidente stradale in una delle località turistiche più celebri. La Farnesina ha attivato un'unità di crisi

Un grave incidente stradale si è verificato il 16 settembre nei pressi della famosa località turistica di Machu Picchu, in Perù. Un autobus carico di turisti, tra cui molti italiani, è precipitato fuori strada, causando il ferimento di almeno 30 persone fra cui almeno 6 italiani. Secondo le prime ricostruzioni fornite dalle autorità locali, l’autobus sarebbe scivolato lungo una scarpata per circa 15 metri a causa di un errore dell’autista.

Le condizioni dei feriti

Tra i passeggeri a bordo del veicolo si trovavano 10 turisti italiani, di cui 6 sono rimasti feriti. Il ministero degli Esteri italiano ha confermato l’incidente e ha avviato il monitoraggio della situazione per fornire il necessario supporto ai connazionali coinvolti. Le autorità locali stanno collaborando con le rappresentanze diplomatiche italiane per organizzare l’assistenza sanitaria e logistica per i feriti, alcuni dei quali sono stati trasferiti negli ospedali locali in condizioni critiche.

Bus precipitato a Machu Picchu
Foto X @danillaortiz

Il bilancio complessivo dell’incidente di Machu Picchu rimane tragico, con diverse persone ancora in gravi condizioni, nonostante i soccorsi siano stati prontamente attivati. I testimoni sul posto hanno raccontato scene di panico e disperazione, mentre i soccorritori si sono affrettati a liberare i passeggeri intrappolati all’interno del veicolo.

Machu Picchu, le cause dell’incidente

Secondo i rapporti preliminari, la causa dell’incidente sembra essere legata a un errore umano. Il conducente dell’autobus avrebbe perso il controllo del mezzo in un tratto particolarmente pericoloso e curvilineo della strada che conduce a Machu Picchu. Si tratta di una delle aree più trafficate dai turisti. La zona è notoriamente insidiosa, soprattutto durante la stagione delle piogge, quando la visibilità è ridotta e le strade diventano scivolose.

Un altro fattore che potrebbe aver contribuito alla tragedia è la fitta nebbia che ha avvolto la zona durante le prime ore del mattino, rendendo ancora più difficile la guida. Le autorità locali stanno conducendo un’indagine approfondita per accertare tutte le dinamiche dell’incidente e verificare eventuali responsabilità aggiuntive legate alla manutenzione delle strade o al rispetto delle norme di sicurezza da parte della compagnia di trasporto.

Incidenti stradali in Perù

Gli incidenti stradali in Perù sono un fenomeno purtroppo comune, soprattutto nelle aree montane e rurali dove le strade sono strette e spesso mal tenute. Machu Picchu, una delle principali mete turistiche del paese, attrae migliaia di visitatori ogni anno, molti dei quali raggiungono la località attraverso viaggi in autobus su percorsi pericolosi e accidentati. Negli ultimi anni, diversi incidenti fatali si sono verificati nella stessa area, sollevando dubbi sulla sicurezza dei trasporti per i turisti.

L’incidente del 16 settembre si aggiunge a una lunga lista di tragedie stradali che affliggono il Paese. Le autorità peruviane hanno promesso una revisione delle misure di sicurezza stradale per prevenire ulteriori episodi simili in futuro, ma la combinazione di condizioni atmosferiche difficili e infrastrutture inadeguate continua a rappresentare una sfida per la sicurezza dei viaggiatori.

La Farnesina ha immediatamente attivato l’unità di crisi per fornire supporto ai cittadini italiani coinvolti nell’incidente di Machu Picchu e alle loro famiglie. In una nota ufficiale, il Ministero ha espresso la propria solidarietà ai feriti e ha assicurato che tutti i mezzi possibili sono stati messi in campo per agevolare il rientro dei connazionali in Italia, qualora le loro condizioni di salute lo permettano.

Machu Picchu incidente bus turistico precipitato
Foto Ansa/Epa Paula Bayarte

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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