Rilevatore sismico (immagine generica) @Foto Crediti Ansa - VelvetMag
Un forte terremoto ha colpito la Romania il 16 settembre 2024, generando panico nella popolazione. Avvertito anche in Moldavia e Bulgaria.
La scossa di terremoto, di magnitudo 5.4, ha avuto il suo epicentro vicino a Gura Teghii, una zona montuosa della Romania situata nella parte meridionale del Paese. L’evento ha causato momenti di grande tensione in diverse città, ma fortunatamente non sono stati riportati danni gravi né vittime. Il sisma è stato intenso, tanto da essere percepito anche durante una trasmissione televisiva in diretta in Moldavia, dove la Presidente Maia Sandu si è trovata sotto i riflettori. La sua calma durante l’evento sismico non è passata inosservata.
Il terremoto ha colpito alle 16:40 (ora italiana) e ha avuto una profondità stimata di circa 133 km, una caratteristica comune per questa regione che fa parte della cosiddetta Zona Sismica di Vrancea, nota per la sua alta attività sismica. Questa zona, situata a cavallo tra le catene montuose dei Carpazi Orientali e la Pianura Moldava, è uno dei punti più pericolosi per i terremoti nell’Europa sudorientale.
Il centro meteo rumeno ha registrato il sisma con precisione, confermando che la scossa principale è stata seguita da alcune repliche più leggere, che tuttavia non hanno creato ulteriori preoccupazioni. La scossa ha sorpreso molti cittadini, e in alcune località è stato osservato un momentaneo black-out.
Il sisma non ha interessato solo la Romania, ma è stato avvertito chiaramente anche nei paesi vicini, soprattutto in Moldavia e in alcune parti della Bulgaria. In Moldavia, la scossa è stata talmente intensa da interrompere una trasmissione televisiva in diretta. La presidente moldava Maia Sandu si trovava in quel momento in studio e, nonostante il terremoto, ha mantenuto una calma esemplare, un comportamento che ha impressionato molti spettatori. Il video dell’evento è subito diventato virale sui social media, sottolineando l’autocontrollo della leader in un momento di tensione.
Anche in Bulgaria, in particolare nelle città settentrionali come Ruse, i cittadini hanno avvertito distintamente il movimento del suolo. Le autorità locali hanno comunque rassicurato la popolazione, confermando che non si sono verificati danni significativi.
In Romania, diverse città hanno subito brevi interruzioni di corrente e molte persone si sono riversate nelle strade per il timore di ulteriori scosse. La Protezione Civile ha attivato le squadre di emergenza per monitorare la situazione e verificare eventuali danni strutturali agli edifici. Tuttavia, al momento, le autorità hanno escluso l’ipotesi di danni rilevanti alle infrastrutture principali.
Nonostante la paura generata dall’evento, i servizi di emergenza rumeni sono stati pronti a rispondere, avviando immediatamente controlli nei luoghi più sensibili, come ospedali e scuole. Inoltre, il servizio ferroviario nazionale ha temporaneamente sospeso alcune tratte per controlli di sicurezza, garantendo però una rapida ripresa dei trasporti.
La Romania è nota per essere una delle zone più sismiche d’Europa. La Zona Sismica di Vrancea, in particolare, è stata responsabile di numerosi terremoti distruttivi nel corso della storia. Il più devastante tra questi è stato il terremoto del 1977, che causò oltre 1.500 vittime e ingenti danni a Bucarest e in altre città. Sebbene la scossa dello scorso 16 settembre non abbia avuto la stessa intensità distruttiva, rimane un promemoria della vulnerabilità del Paese agli eventi sismici.
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