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Inter, migliorano i dati di bilancio ma la strada è ancora lunga

Il club campione d'Italia viaggia con perdite per decine di milioni e resta a galla solo perché il fondo Oaktree lo tiene in piedi

L’Inter ha approvato il bilancio per l’anno finanziario 2023/2024. Il quadro economico-finanziario evidenzia un significativo miglioramento rispetto agli anni precedenti. Il passivo si è ridotto a 36 milioni di euro: un risultato che riflette una gestione oculata e un’attenzione crescente alla sostenibilità finanziaria.

Inter, perdite in calo

Il dato più rilevante del bilancio approvato è la riduzione del rosso rispetto agli esercizi precedenti. L’Inter, che negli ultimi anni aveva faticato a contenere le perdite, è riuscita a dimezzarle rispetto ai 85 milioni del bilancio 2022/2023. Questo miglioramento è stato possibile grazie a una combinazione di aumento dei ricavi e controllo delle spese. In particolare, il club ha puntato su un contenimento dei costi operativi, con una revisione strategica che ha portato a una razionalizzazione del monte ingaggi senza compromettere la competitività della squadra.

Inter 2024/2025
Foto Ansa/Epa Adam Vaughan

Il contributo di Oaktree

Un elemento chiave per l’equilibrio finanziario del club è stato l’intervento del fondo d’investimento statunitense Oaktree, che ha versato 44 milioni di euro nelle casse dell’Inter. Questo capitale fresco ha permesso di garantire la liquidità necessaria per affrontare la stagione e coprire parte delle perdite accumulate. Il fondo americano, partner strategico della società nerazzurra, continua a sostenere il club nel suo percorso verso il pareggio di bilancio, previsto entro il 2025.

Oaktree, che detiene una quota rilevante del debito dell’Inter, è un partner fondamentale per la sostenibilità finanziaria del club. In attesa di una soluzione definitiva per la gestione dei debiti a lungo termine.

Aumento dei ricavi

Sul fronte dei ricavi, l’Inter ha mostrato segnali positivi. I proventi derivanti dalla partecipazione alla Champions League, oltre alle sponsorizzazioni e ai diritti TV, hanno contribuito a un aumento delle entrate. Questo incremento dei ricavi è stato determinante per ridurre il disavanzo complessivo del bilancio.

Il club ha inoltre beneficiato di nuove partnership commerciali, che hanno rafforzato la capacità di attrarre investimenti dall’estero. L’importante boom commerciale, evidenziato dalla crescita dei ricavi di oltre il 15%, ha ulteriormente migliorato la posizione finanziaria dell’Inter. Tuttavia, permangono criticità legate al mancato rinnovo di alcuni sponsor chiave, come Digitalbits, il cui contributo economico si è ridotto nell’ultimo anno.

Beppe Marotta Inter
L?ad dell’Inter, Beppe Marotta. Foto Ansa/Pierpaolo Ferreri

Le prospettive dell’Inter

Nonostante il miglioramento delle performance finanziarie, l’Inter è ancora lontana dal raggiungere un equilibrio strutturale. Il club dovrà continuare a perseguire una politica di austerità, mantenendo il controllo sui costi e puntando su investimenti oculati. Il progetto di pareggio di bilancio entro il 2025 rimane una sfida ambiziosa, ma le recenti decisioni prese dal management indicano che la strada intrapresa è quella giusta.

L’obiettivo finale è quello di rendere l’Inter autosufficiente, riducendo la dipendenza dai finanziamenti esterni e dalle iniezioni di capitale di Oaktree. L’approvazione di questo bilancio rappresenta comunque un passo importante verso la stabilità finanziaria, che sarà cruciale per permettere al club di competere ai massimi livelli, sia in Italia che in Europa.

L’amministratore delegato Beppe Marotta ha dichiarato che il club sta lavorando per aumentare i ricavi e garantire la competitività della squadra senza mettere a rischio la sostenibilità economica. Un processo di ristrutturazione del debito è in corso, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente i bilanci nei prossimi anni. Il bilancio 2024 dell’Inter rappresenta dunque un segnale di ottimismo per il futuro del club. La riduzione delle perdite a 36 milioni di euro è un indicatore positivo di una gestione più attenta e sostenibile.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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