Vermiglio di Maura Delpero: il candidato italiano agli Oscar 2025
Il comitato di selezione istituito presso l'ANICA ha scelto il film da presentare all'Academy
Il film Vermiglio di Maura Delpero è stato scelto per rappresentare l’Italia agli Oscar 2025, nella categoria di miglior film internazionale.
Ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, Vermiglio affronta tematiche profonde come la resistenza, l’identità e il sacrificio in una cornice storica drammatica. La pellicola ha già ottenuto il plauso della critica al Festival di Venezia, dove ha vinto il Gran Premio della Giuria.
Un dramma tra guerra e montagna
Il film è ambientato nel piccolo paese di Vermiglio, situato nelle montagne del Trentino-Alto Adige, un territorio che durante la guerra ha vissuto momenti di forte tensione e cambiamenti. I protagonisti, interpretati da attori di talento come Giuseppe De Domenico e Sara Serraiocco, vivono la guerra in un contesto di isolamento, lottando per proteggere la loro casa e la loro comunità dagli orrori che la circondano. La storia si concentra su una famiglia divisa tra l’amore per la propria terra e la necessità di fuggire per sopravvivere.
Maura Delpero, alla sua seconda grande opera dopo il successo di Maternal, ha dichiarato che realizzare questo film è stato per lei “come scalare una montagna“. La regista ha raccontato di essersi ispirata alle storie vere di contadini e partigiani che hanno lottato per difendere le proprie radici durante il conflitto. Delpero ha portato sullo schermo non solo una storia universale di resistenza, ma anche un affresco realistico della vita rurale italiana del passato.
Un film dal forte impatto visivo
Uno degli elementi di maggiore forza di Vermiglio è sicuramente la sua capacità di trasmettere emozioni visive. Girato tra le Dolomiti del Trentino, il film utilizza la natura come metafora della resilienza umana. I paesaggi montani, maestosi e spesso ostili, riflettono il conflitto interiore dei protagonisti. Ciascuno di loro è intrappolato tra il desiderio di preservare le proprie radici e la necessità di proteggersi dalle devastazioni della guerra.
Il film ha ricevuto le lodi anche per la sua fotografia, curata da Michail Kričman, che ha saputo catturare l’intimità e la crudezza della vita durante la guerra. Le immagini, ricche di contrasti tra la bellezza naturale e la brutalità del conflitto, rafforzano il messaggio di speranza e resistenza che attraversa tutta la narrazione.
Verso la corsa agli Oscar
La scelta di Vermiglio come candidato italiano agli Oscar 2025 è stata accolta con entusiasmo, soprattutto dopo che la pellicola è riuscita a superare grandi nomi come Paolo Sorrentino, in lizza con Parthenope. Questo risultato ha confermato la capacità di Delpero di emergere come una delle voci più interessanti del panorama cinematografico italiano contemporaneo. La regista ha commentato la candidatura dicendo: “Sono un’outsider, e questo percorso è stato in salita. Ma ho sempre creduto nella forza della storia e nella capacità del cinema di raccontare verità universali“.
Selezionato per competere nella categoria di Miglior Film Internazionale, Vermiglio si prepara ad affrontare una delle sfide più importanti della sua carriera, cercando di conquistare una nomination tra i migliori film stranieri del mondo. Le aspettative sono alte, e il film ha tutte le carte in regola per impressionare l’Academy grazie alla sua storia toccante e alla sua maestria visiva.
Vermiglio, un trionfo per il cinema italiano
L’ascesa di Vermiglio verso la corsa agli Oscar rappresenta non solo un grande traguardo per Maura Delpero, ma anche un riconoscimento del valore del cinema italiano indipendente. In un momento storico in cui il cinema internazionale è dominato da grandi produzioni e blockbuster, la candidatura di un film così intimo e radicato nella storia locale dimostra che le storie più piccole possono avere un impatto universale.
Non resta che attendere l’annuncio delle nomination ufficiali per vedere se Vermiglio riuscirà a ottenere un posto tra i migliori film internazionali dell’anno e a portare un altro Oscar in Italia, scrivendo così una nuova pagina nella storia del cinema italiano.